Primo tempo impeccabile, secondo da rivedere ma…

Primo tempo impeccabile, secondo da rivedere ma…
Ieri alle 23:30Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Una Juventus dalle due facce come spesso è accaduto, ma a Cagliari la squadra è parsa un po' più matura e solida nella gestione

È stata ancora una volta una Juve dalle due facce quella che ha vinto a Cagliari, ma rispetto ad altre gare non ho mai percepito grossi pericoli e mi pare che i tre punti non siano mai stati in dubbio. Detto questo, per la mole di gioco e azioni create nel primo tempo, una squadra matura non rimane sul minimo vantaggio fino al triplice fischio finale. I tre punti, anche alla luce di quanto fatto dalla concorrenza, erano di vitale importanza ed è da quelli che si parte verso i prossimi impegni con maggiore ottimismo.

Nel primo tempo la squadra di Thiago Motta è stata praticamente impeccabile per attitudine, dominio territoriale e del possesso, interscambi di posizione, pulizia tecnica dei passaggi. Peccato solo che dopo il vantaggio almeno due-tre occasioni si sarebbero potute sfruttare meglio per raddoppiare. Yildiz è stato molto caparbio, ma ha sbagliato le scelte nella finalizzazione e questo ha fatto sì che la squadra di Nicola andasse all’intervallo rimanendo in gara.

Nella ripresa la Juve non ha avuto la stessa verve dei primi 45 minuti di gioco e nonostante le urla di Motta dalla panchina, che si sgolava chiedendo alla squadra di salire, il Cagliari ha preso costantemente metri. Per fortuna, i tanti errori tecnici commessi dai rossoblu e l’attenzione della fase difensiva, hanno evitato quei balletti cui abbiamo assistito purtroppo troppe volte nei mesi scorsi. Gatti le ha praticamente prese tutte, rivelandosi perfetto in marcature e coperture. Perfetto anche nelle preventive il suo compagno di reparto Kelly, mentre Cambiaso non è parso in formissima, ma le sue doti sono sempre preziose, tanto che appena ha lasciato il posto a un confusionario Rouhi, la differenza si è vista subito.

Nella ripresa la Juventus ha sofferto qual cosina a centrocampo per la mancanza di filtro da parte di un Koopmeiners che è andato ancora una volta a zonzo senza meta per tutto il rettangolo verde, mentre McKennie è parso meno lucido del solito. A parte il gol, Vlahovic ha sgomitato tanto con volontà e poca qualità, mentre Conceicao e Yildiz sono stati preziosissimi nell’economia della densità di squadra. Globalmente, mi pare un piccolo passo in avanti dal punto di vista della maturità, ma guai a farne un punto di arrivo. Le partite da giocare sono sempre meno e gli errori peseranno di più settimana dopo settimana. Continuare così, poi i conti si faranno alla fine.