Juve, Elkann stanzia 100 milioni: niente cessioni eccellenti, Chiellini in società e nuovo tecnico

Secondo l’edizione odierna di Tuttosport, la Juventus si prepara a una rivoluzione controllata. Nessuna smobilitazione, niente addii eccellenti: John Elkann ha deciso di stanziare 100 milioni di euro per rilanciare la squadra, senza cedere i pezzi più pregiati. Una mossa che cambia le prospettive del mercato estivo.
Stop quindi all'ipotesi Tudor-bis: il croato, arrivato in corsa, non avrebbe convinto appieno né la società né la piazza. I nomi caldi per la panchina sono Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, con quest’ultimo al momento in pole. Due profili agli antipodi per stile, ma entrambi capaci di dare una scossa a un gruppo che ha smarrito il proprio DNA.
Intanto si apre anche il capitolo dirigenziale: Giorgio Chiellini potrebbe entrare in società con un ruolo operativo accanto a Cristiano Giuntoli, che nel giro di due anni è riuscito nell’impresa di dimezzare il monte ingaggi, operazione chiave per ridare sostenibilità economica al progetto.
Per quanto riguarda i giovani, Kenan Yildiz resterà a Torino: niente aste o cessioni, il gioiello turco rappresenta il futuro del club. A lasciare saranno piuttosto un paio di giocatori considerati marginali nel progetto tecnico, per fare spazio a nuovi innesti mirati.
Nostra analisi: Juventus, un mercato da big è possibile
Lo scenario che si delinea è chiaro: la Juventus ha tutte le carte in regola per tornare subito competitiva ai massimi livelli. I 100 milioni messi sul piatto da Elkann rappresentano solo il primo passo. A questi vanno sommati:
- I ricavi attesi dal Mondiale per Club dell’estate;
- Il possibile nuovo sponsor di maglia;
- Una strategia di mercato accorta, con Giuntoli pronto a piazzare colpi in stile “low cost ad alto rendimento”, ma anche a investire pesante su profili chiave.
Non è utopia, insomma, immaginare una Juventus 2025 in grado di lottare per lo scudetto e dire la sua in Europa. A patto di scegliere il tecnico giusto, mantenere l’ossatura giovane e affamata, e tornare a trasmettere quella mentalità che oggi manca. La rifondazione è partita. E questa volta, pare sul serio.
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