Podcast

Nicolini a RBN: "I peccati di Motta. Sul futuro di Tudor. Juve-Conte? No"

Nicolini a RBN: "I peccati di Motta. Sul futuro di Tudor. Juve-Conte? No"
mercoledì 9 aprile 2025, 10:20Podcast
di Quintiliano Giampietro

Juve al lavoro in vista della sfida casalinga contro il Lecce, in programma sabato alle 20,45. Tudor sta studiando una formula più offensiva rispetto alla formazione, non si esclude la presenza contemporanea di Vlahovic, Kolo Muani, Yildiz e Nico Gonzalez. L'argentino potrebbe essere il quarto a destra del centrocampo, con il compito di giocare a tutta fascia. Con il neo tecnico qualche elemento viene penalizzato, complice le sue caratteristiche poco pertinenti al nuovo assetto tattico. Resta aperta la discussione sull'esonero di Motta e riguardo agli errori di Giuntoli. Sul fronte allenatori, in caso di manta conferma di Tudor, l'ipotesi Conte divide tifosi e addetti ai lavori. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Carlo Nicolini, allenatore ed ex preparatore atletico dello Shakhtar. 

Le prime impressioni di Nicolini sulle prime due gare della Juve di Tudor: "Se sia o meno la persona giusta lo sapremo meglio a fine stagione. Sicuramente è un allenatore di carattere, ha le idee chiare, conosce l'ambiente, ma soprattutto credo che chiunque fosse arrivato, in questo momento avrebbe fatto bene. Mi pare i giocatori non seguissero più Motta, non conosco i motivi, non voglio dare colpe a nessuno, ma ora si vede una squadra in campo. Nelle ultime tre/quattro gare ognuno andava per conto suo, quindi è stato giusto il cambio, anche se a me spiace". Sugli errori di Motta e il futuro di Tudor: "In questi due mesi, poi con il Mondiale per Club, vedremo se il croato sarà in grado di guadagnarsi la conferma. Motta purtroppo è stato troppo intransigente, è entrato a gamba tesa, ha fatto fuori certi giocatori, altri sono passati da eroi a signor nessuno, quindi è stato troppo integralista e spigoloso. Serviva invece elasticità, pur conservando le proprie idee. Tornando a Igor, la situazione per lui era favorevole perché è facile avere tutta la squadra dalla sua parte. Significativi i commenti di alcuni elementi e il fatto di non aver salutato l'allenatore precedente". 

Nel podcast puoi ascoltare l'intervista intera