Orrori difensivi e mentalità: mancano le basi

Orrori difensivi e mentalità: mancano le basiTUTTOmercatoWEB.com
domenica 29 dicembre 2024, 21:58Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Se prova ad attaccare di più prende gol, se si difende prende gol: questa Juventus non fa più paura a nessuno, come dice un tale...

Un altro pareggio, un’altra prova non da Juve. Sia ben inteso, la squadra di Thiago Motta ha giocato meglio della Fiorentina e probabilmente degli 11 pareggi stagionali in campionato (7 all’Allianz Stadium) è uno di quelli più immeritati per gli avversari dei bianconeri, ma se 11 indizi non fanno una prova… Pur avendo in mano il pallino del gioco, la Vecchia Signora è riuscita a sbloccare la partita solo con un’azione persona ledi Thuram e dopo il gol si è allungata paurosamente, come accade solitamente nei minuti finali delle partite in bilico, concedendo transizioni pericolose ai viola. Per questo motivo, il pari di Kean a mio avviso non è stato un episodio estemporaneo.

Questa squadra dà l’impressione di poter subire gol in qualsiasi momento, anche quando gioca molto meglio dell’avversario. E spesso questi gol arrivano con un canovaccio simile: attacco alla profondità da un lato, cross o traversone verso il versante opposto e inserimento facile dal lato cieco della difesa Juve. Questo è solo uno dei tanti aspetti su cui Motta avrà da lavorare, perché indubbiamente il tecnico italo-brasiliano sta cercando di cambiare la mentalità di questa squadra, ma a livello di attenzione e gestione non ci siamo.

E dire che la ripresa si era messa subito bene con una deviazione di Cataldi che ha spalancato le porte al 2-1 di un sontuoso Thuram. Rispetto alla prima frazione di gioco, nel secondo tempo non ho avuto tutte queste sensazioni di pericolosità da parte della squadra di Palladino, ma la “fagiolata” purtroppo era dietro l’angolo: Cambiaso scivola, ma prima che arrivi il pari di Sottil, passano tanti secondi e diversi tocchi. I giocatori di Motta in area di rigore sono il doppio di quelli viola, eppure nessuno aggredisce quel pallone con cattiveria e alla fine termina alle spalle di Di Gregorio.

Motta nel post gara sostiene che la squadra abbia preso il pari nel tentativo di fare il terzo. Purtroppo in questa stagione abbiamo assistito a troppi pareggi e arrivati anche con atteggiamenti differenti. Che provi ad attaccare o che provi a difendersi, questa squadra è molto fragile, soprattutto a livello mentale. E questa è una costante degli ultimi anni. Come dice un certo Alex Del Piero, la Juventus non fa più a paura a nessuno, nemmeno nel proprio fortino. Questa squadra è capace di vincere, perdere o pareggiare con chiunque, passando da successi estemporanei importanti contro big assolute a cicli di segni X contro squadre anche nettamente inferiori. E con i pareggi alla lunga ci fai al massimo una bella insalata.

Poche idee e spesso confuse nei momenti clou delle partite, questa Juve si accende e cambia marcia solo con le giocate dei singoli (da Conceicao in su), altrimenti rimane una squadra piatta e assai vulnerabile. Negli uomini prima di tutto. Del resto, tranne poche eccezioni, gioventù è sinonimo di freschezza, ma anche di ingenuità e poca esperienza. Serve alzare la caratura di questa Juve. A partire dall’alto fino all’ultimo dei dipendenti.