Prestazione tecnicamente e tatticamente inaccettabile

Prestazione tecnicamente e tatticamente inaccettabileTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 7 febbraio 2025, 23:37Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Dietro i tre punti conquistati dalla Juventus a Como c'è davvero troppo poco: al momento è una squadra con tanti punti deboli e Kolo Muani punto di forza

Come raccontavano quelli che capiscono di calcio, quelli che ne parlano in televisione? Ah sì: “Non mi vorrete mica dire che Da Cunha e Perrone sono superiori a Koopmeiners e Locatelli? O che Strefezza sia superiore a Yildiz? I calciatori bisogna allenarli, dare loro un gioco!”. Quante leggende metropolitane e quante narrazioni distorte stanno crollando in questa stagione… E sia ben inteso, Thiago Motta è semplicemente una vittima di questo modo di parlare di calcio, perché lo stesso tecnico bianconero ieri ha ammesso che “la squadra è felice quando vince, perché tutti siamo valutati sulla base dei risultati”.

E quindi c’è da essere assolutamente felici e soddisfatti per i tre punti, vitali in termini di classifica, obiettivi sportivi, finanziari e visibilità del brand. Per il resto, come mi impone la rubrica, occorre analizzare la prestazione ed è onestamente un pianto greco. Si salva ben poco a parte le folate individuali di Kolo Muani, che spesso viene cercato con palla lunga visto che la costruzione da dietro, uno dei punti fermi della Juve dei primi mesi, sta venendo meno perché gli avversari ormai conoscono le mosse ripetitive dei piemontesi.

La squadra costruisce male, sviluppa peggio, finalizza zero a meno che il calciatore preso in prestito secco fino a fine giugno non si inventi qualcosa dal nulla. Le prestazioni peggiorano e l’aver allungato la rosa con il mercato di gennaio al momento non sembra aver sortito alcun effetto nella fase difensiva. Ogni pallone che arriva negli ultimi 30 metri o che peggio viene messo in area di rigore è un potenziale gol subito dalla Juventus. Si percepisce incertezza nella fase difensiva, paura e alla fine quando sei impaurito qualcosa per gli avversari capita sempre.

Come in occasione del gol subito a fine primo tempo contro il Como, dove Koopmeiners potrebbe spazzare sì, ma questo non giustifica l’ennesimo gol subito sull’attacco del secondo palo con 6 giocatori bianconeri contro tre avversari in area di rigore. L’olandese è onestamente impresentabile in questo momento e la sua presenza in campo influisce negativamente sulle transizioni negative (non recupera un pallone e arriva sempre in ritardo sugli avversari) e su quelle positive, poiché è lento, impacciato e non è in grado di avviare velocemente un’azione offensiva. Un uomo in meno, insomma.

Al resto pensa una strategia monocorde, che non ha alternative al provare a far uscire gli avversari costruendo in maniera lenta e prevedibile, o cercando l’attacco diretto con l’aggressione della seconda palla. Il Como è stato superiore in tutto alla Juve: coperture, marcature, transizioni, attacco alla profondità, duelli… La reazione di cui parla Motta a fine partite non c’è mai stata e la partita sarebbe finita in parità senza la follia commessa dall’estremo difensore del club di casa. L’impressione che ho è che la squadra faccia fatica a interpretare quello che chiede Motta, ovvero che sia a disposizione del mister, ma certe cose a loro richieste siano più deleterie che utili e questo li tiene in un limbo tra la voglia di spaccare il mondo e la confusione. Servirebbe una normalizzazione, ma non sembra che alla Juventus ci siano le condizioni e gli uomini per farlo. Si vivrà così, alla giornata, fino alla fine della stagione perché se certi errori non li hai corretti a febbraio, molto difficilmente li risolverai nei mesi successivi.