Podcast

Iuliano a RBN: "Non assolvo nessuno. Mi fido di Giuntoli. Nella Juve tutti cedibili"

Iuliano a RBN: "Non assolvo nessuno. Mi fido di Giuntoli. Nella Juve tutti cedibili" TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 10:20Podcast
di Quintiliano Giampietro

Sul gong del mercato, la Juve ufficializza Kelly e cede Fagioli alla Fiorentina. Rinviati alla fine della stagione eventuali operazioni riguardanti gli addii di Cambiaso e Vlahovic. Sul primo da tempo c'è il City, il serbo invece potrebbe rientrare nell'affare con il Psg, per acquistare in via definitiva Kolo Muani. Giuntoli starebbe già lavorando, il giocatore ha avuto un grande impatto, eguagliando Tevez, con tre reti in due gare. Nel frattempo i bianconeri venerdì torneranno in campo, in casa del Como. Serve confermarsi dopo il successo contro l'Empoli. Restano ancora le criticità di una squadra spesso disconnessa e Motta dovrà lavorare anche sulla testa dei suoi ragazzi. Continuano i bilanci sul lavoro del nuovo allenatore, tra chi lo ha già bocciato e chi invece chiede pazienza. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve l'ex Mark Iuliano. 

Malgrado il succo per 4-1, contro l'Empoli si è visto un approccio sbagliato della squadra, comunque sofferente prima di dilagare. Squadra ancora convalescente? Risponde Iuliano: "Questa è una domandona. E' un anno di sofferenza., tra alti e bassi. Abbiamo delle buone cose, altre meno. In questa stagione siamo sulle montagne russe. La gara contro l'Empoli è stata l'emblema di questo andamento. Inizio disastroso dei bianconeri, anche perché i toscani giocano molto bene, poi squadra di Motta arrembante. Kolo Muani è appena arrivato, sta facendo benissimo.  Ho visto bene anche Nico Gonzalez e sono contento perché viene sempre criticato, invece si adatta rispetto a ciò che gli viene chiesto. Mi è piaciuto anche Veiga. Comunque alla fine questo successo contro la squadra di D'Aversa fa ben sperare. La squadra deve cominciare a confermarsi, tutti se la prendono sempre con Motta, ma in campo vanno i giocatori. Sento dire che c'è poca juventinità, ma i tempi sono cambiati. Quel legame con la proprietà, la maglia, si è perso, ma questo non riguarda solo la società bianconera. Difficile ritrovare certi valori".     

Nel podcast l'intervento integrale