Un secondo tempo irricevibile (come il post partita)

Un secondo tempo irricevibile (come il post partita)
sabato 25 gennaio 2025, 21:18Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
La Juve continua a commettere "orrori" e non impara dagli stessi: difficile svoltare la stagione così, i numeri sono troppo deficitari

La Juventus che ha perso per la sesta volta di fila a Napoli lo fa nel peggiore dei modi, ovvero dopo un secondo tempo nel quale è stata letteralmente imbarazzante. Zero tiri, zero azioni pericolose, zero tutto. Le statistiche, mai come in questo caso fotografano 45 minuti durante i quali i bianconeri non ci hanno capito nulla, mentre gli azzurri sono stati perfetti.

E dire che la gara era partita molto bene, con la Juventus ad alternare pressione e difesa posizionale per sfruttare le transizioni positive. La migliore occasione da gol capita subito alla Signora, con Yildiz che a mio avviso avrebbe potuto piazzarla meglio una volta trovatosi a tu per tu con Meret. I partenopei si sono resi pericolosi per tutto il primo tempo prevalentemente su cross, palle da fermo o tiri dalla distanza, ma il sentore che alla fine su una palla messa in area i bianconeri potessero capitolare ha sempre aleggiato.

A scacciare i cattivi pensieri ci ha pensato il gol di Kolo Muani, arrivato al termine di una buona azione della Juve, capitalizzata al meglio dal centravanti appena arrivato e che nei pochi palloni toccati è sembrato più incisivo del predecessore Vlahovic. Resta da capire se sia la classica gara derivante dall’entusiasmo per il  cambio di casacca e se quindi si livellerà verso il basso con il passare delle settimane.

Il primo tempo, dunque, ha dato segnali incoraggianti, ma è stata la difesa a spazzare via in pochi minuti qualsiasi sogno di gloria. Il Napoli ha preso il pallino del gioco, non solo del possesso, costringendo la Juventus ad abbassarsi e impedendole qualsiasi bozza di ripartenza. I bianconeri sono stati annichiliti tecnicamente, tatticamente, mentalmente, fisicamente. Si è capito sin da subito cosa sarebbe successo da lì a poco e infatti al 57’ è arrivato il pari di Anguissa sull’ennesimo cross che in questa stagione ha mandato letteralmente in bambola la retroguardia Juve.

Letteralmente in balìa degli avversari, i piemontesi hanno perso lucidità e capitan Locatelli, solo ieri incensato dall’allenatore per la sua crescita dentro e fuori dal campo, ha commesso un errore imperdonabile causando un rigore di quelli che solitamente si vedono nelle categorie inferiori. Il resto è stato un pianto greco fino al termine della stagione, con Koopmeiners a trascinarsi letteralmente per il campo e Cambiaso addirittura sostituito perché ammonito e in evidente difficoltà. Ci hanno provato fino alla fine Thuram e McKennie, ma è stato sostanzialmente come predicare nel deserto. Questa squadra non impara mai dagli errori e se sei questa cosa qui dopo 30 partite ufficiali (-16 dalla prima dopo 22 partite di campionato), difficilmente svolti la stagione nei mesi successivi, con o senza mercato.

Male anche il post partita onestamente, con Motta a richiamare tra le scusanti il fatto che comunque a Napoli i suoi predecessori avessero perso anche nei 5 anni precedenti, oltre che l’aver giocato in Champions League. Alla Juve 9 anni su 10 si gioca ogni tre giorni è e deve essere la normalità. Nella storia recente la Vecchia Signora ha vinto 9 scudetti di fila disputando la Champions, quindi non può e non deve essere un alibi. C’è bisogno che tutto l’ambiente cresca rapidamente o l’anno prossimo sarà l’ennesimo anno zero.