Campionato di Serie A 2013-2014 Sassuolo-Juventus 1-3 MVP Carlitos Tevez
Lunedì 28 aprile 2014, ore 20.45, la Juventus di Antonio Conte sfida il Sassuolo di Di Francesco, in una gara complicata, molto più di ciò che reciti il punteggio. I bianconeri si impongono nettamente per tre a uno con un protagonista assoluto: Carlitos Tevez, lui è l’uomo che suona la carica dopo che i bianconeri vanno subito sotto, trafitti da Zaza al minuto 9. Il bomber argentino sprona immediatamente la squadra e carica a testa bassa. Prima calcia appena a lato con una staffilata da posizione favorevole al limite dell’area, poi centra il bersaglio grosso al 34’: riceve da Marchisio salta un paio di uomini e appena varcata la linea dell’area fulmina Pegolo di destro: 1-1. Buffon deve salvare ancora una volta su Zaza, poi nel secondo tempo la Juve dilaga, sempre spinta e innescata dalle percussioni di Carlitos, che colpisce una traversa a portiere battuto. Marchisio in inserimento raddoppia e Llorente, di tacco nell’area piccola, triplica chiudendo la partita; ma l’anima della Juventus è Carlos Tevez, giocatore fantastico, bomber implacabile, pedina fondamentale di quella Juventus scudettata e trascinatore totale, un uomo capace di trasmettere strappi ed elettricità a tutti i compagni.
Questa al Mapei Stadium è una delle tante prestazioni maiuscole di un campione che ha lasciato troppo presto Torino e la maglia bianconera, ma che i tifosi non hanno mai dimenticato. Carlitos sbarca a Torino il 26 giugno 2013 trasferendosi alla Juventus, per nove milioni di euro (più sei di bonus) e ripaga ampiamente le attese: in due anni sotto la Mole disputa 96 gare e mette a segno 50 gol, una media mica male. Con la maglia della Vecchia Signora rimpingua la sua enorme bacheca personale di trofei, aggiudicandosi 2 Scudetti, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa nazionale.
Attaccante forte, caratteriale, potente, tecnico, bravissimo nel dribbling, dotato di un’aggressività agonistica fuori dal comune, che ha fatto innamorare tutti i tifosi delle squadre in cui ha militato: un leader, un punto di riferimento, uno che sapeva bucare i portieri spaziando lungo l'intero fronte offensivo. I supporter juventini lo ricordano con grande devozione e attaccamento, impossibile non amare uno come Carlitos Tevez.
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