Campionato di Serie A 2012-2013 Genoa-Juventus 1-3 MVP Emanuele Giaccherini
Domenica 12 settembre 2012, ore 15, la Juventus di Antonio Conte sfida a Marassi il Genoa di De Canio, in un match pirotecnico che distilla tantissime occasioni da gol; una girandola di chance da rete per entrambe le formazioni. Partono bene i rossoblù e dopo un’occasione fallita, passano in vantaggio con Immobile che fulmina Buffon, con un rasoterra angolatissimo. La Juve reagisce ma deve prestare molta attenzione alle folate dei liguri che vanno vicini al raddoppio, mentre i bianconeri falliscono il pareggio di poco, e così si va all’intervallo. Nella ripresa accade veramente di tutto, Genoa vicino al secondo gol, colpo di testa fuori, palo bianconero a portiere battuto ma Giovinco non riesce a ribadire in gol sulla respinta, traversa del Genoa, paratissima di Buffon su tiro ravvicinato, poi finalmente la Juventus appiana il risultato. Vucinic lavora un pallone sulla destra vicino allo spigolo dell’area grande, lo mette in mezzo dove arriva di gran carriera Giaccherini, vero protagonista del match, che, al 61’, con un tiro secco insacca dalla lunetta, caricando a mille tutti i compagni. Madama improvvisamente si desta dal torpore e spinge per aggiudicarsi i tre punti che arrivano di lì a poco.
Minuto 78, Asamoah viene atterrato in area, rigore sacrosanto trasformato da Vucinic e sigillo finale di Asamoah che mette in rete da due passi a 5 minuti dalla fine. La Juve con lo scudetto sul petto comincia bene la stagione, che porterà il secondo tricolore consecutivo a Torino, con Emanuele Giaccherini assoluto protagonista di una gara pazza, addomesticata dalle sue fughe imprendibili sulle fasce e dal suo moto perpetuo: è lui il migliore in campo. Giaccherini è stato un calciatore assai duttile, capace di ricoprire diversi ruoli offensivi, dalla seconda punta, all'esterno o al rifinitore; fisico minuto dotato di uno spunto bruciante, è diventato celebre per le sue sgasate sulle corsie esterne, improntate su velocità e tecnica, a cui si aggiungevano buone capacità balistiche, che gli hanno consentito di siglare segnature importanti.
Sintomatiche le parole di Conte, allenatore che lo ha voluto fortemente in bianconero:” Giaccherini è l'esempio di come un giocatore che ha fatto la provincia può meritarsi la Juventus. Se si chiamasse Giaccherinho sarebbe molto più considerato”. Il 25 agosto 2011 il giocatore viene ceduto in comproprietà dal Cesena alla Juventus per 3 milioni di euro e da lì parte una parabola di carriera assai esaltante per Emanuele: 2 anni alla Juve, 25 gare giocate e 3 reti siglate che portano in dote 2 Scudetti e 1 SuperCoppa Italiana. Celeberrimo il suo gol allo Stadium contro il Catania, in pieno recupero, che condusse ad una vittoria insperata e complicatissima, simboleggiando un pezzo significativo di scudetto. Emanuele Giaccherini: quando la classe operaia tocca il paradiso con un dito, con i tifosi juventini che serbano di lui tanti bei ricordi, per doti calcistiche, umiltà e serietà, Grande Giak!
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