Weah, Thuram e Conceicao: il peso dei figli d'arte nella Juve di Motta
La Juve di Motta continua il suo processo di crescita, al quale stanno contribuendo in modo importante Conceicao, Weah e Thuram. Figli d'arte, diversamente pesanti nella rivoluzione bianconera.
Weah. Dei tre, lo statunitense è stato il primo a varcare le soglie della Continassa, nella passata stagione. Felice il papà George che ha ammesso di essere da sempre un tifoso della Juve, malgrado la sua militanza nel Milan, con cui ha conquistato il Pallone d'Oro nel 95'. Sotto la gestione Allegri, più ombre che luci per Timothy. Ma la storia del calcio insegna che un allenatore può cambiare il destino di un giocatore. Con l'arrivo dell'italo-brasiliano in panchina, è iniziata una nuova vita professionale per il ventiquattrenne, venuto dal Lille per poco più di 11 milioni, cui aggiungere premi intorno ai 2, gli stessi che percepisce come ingaggio netto stagionale. La svolta di Weah in bianconero si vede nelle statistiche. Fermo restando le 3 in Champions League, in campionato 7 presenze (per un totale di 357 minuti), di cui 4 da titolare, condite da tre gol e 2 assist. Quattro le gare saltate per infortunio. Notizia nella notizia, Motta lo ha impiegato non solo a destra, ma anche a sinistra della trequarti, indice di duttilità. Addirittura contro il Napoli ha fatto il falso 9 da subentrante. Media voto è 7,13. Inimmaginabile fino a qualche mese fa.
Thuram. Visto che parliamo di Juve, il ventitreenne francese è figlio d'arte speciale. Papà Lilian ha vestito questa maglia nel quinquennio 2001/2006, conquistando, tra l'altro, tre scudetti, compreso quello revocato da Calciopoli. Khephren arriva dal Nizza per 20 milioni, più 0,6 di oneri accessori. Stesso stipendio di Weah. Tre le presenze in Europa, 9 invece in Serie A, di cui 5 da titolare (412 minuti). Finora due assist e un gol provocato a Udine, dopo una splendida azione da trequartista. In realtà ha alternato partire davanti alla difesa in un centrocampo a due, o mezz'ala in una linea a quattro. Anche lui quindi duttile, proprio come piace a Thiago. Dopo l'esordio positivo con il Como l'infortunio, qualche panchina, ma nelle ultime tre gare è risultato sempre tra i migliori in campo. La media voto è di 6,92. Crescita continua.
Conceicao. Il ventunenne portoghese è stato l'ultimo acquistato dell'ultimo mercato estivo, ha scelto la Juve grazie ai consigli di papà Sergio, ora allenatore ma ex centrocampista: per lui scudetto e diverse coppe con la Lazio, ha giocato anche con Parma ed Inter. Preso dal Porto in prestito secco oneroso, 7 milioni, più 3 di bonus, la Juve sta già lavorando per acquisirlo in via definitiva, avendo una sorta di prelazione . Nel contratto con i lusitani c'è una clausola rescissoria di 30 milioni. Questo ragazzo di un metro e settanta ha già convinto Motta. Anzi, dei nuovi acquisti finora è quello che ha avuto l'impatto migliore nel mondo Juve. In Champions 3 presenze, spicca lo splendido gol stile Messi, decisivo per l'eroico blitz di Lipsia. In campionato, a parte i due turni saltati per infortunio e quello causa squalifica, è sceso in campo 9 volte, 6 dall'inizio, per un totale di 361 minuti. Una rete, due assist. Conceicao è il classico giocatore veloce nel dribbling, salta l'uomo con facilità, creando superiorità numerica. Una volta si chiamava ala destra. Anche se per Motta non esiste il posto fisso, al momento è ai limiti dell'insostituibile. Media voto 7,20. Chiesa è già passato remoto.
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