Motta confusione o presunzione? Il tifoso della Juve ha il diritto di capire

L'eliminazione precoce dalla Champions League fa malissimo: i tifosi della Juve soffrono e allo stesso tempo sono disorientati dalle dichiarazioni di Motta nel post PSV. Nessuno deve avere la pretesa di sentirsi allenatore, certe cose però sono oggettive, palesi, persino scontate. Negare l'evidenza è un esercizio pericoloso per il prosieguo della stagione e irrispettoso per chi ama questi colori. Intanto l'allenatore italo-brasiliano è convinto che la squadra non abbia buttato via la qualificazione, andando in contrapposizione con Locatelli che aveva detto l'esatto contrario. E probabilmente ha ragione. Guai a considerare il PSV di basso livello, ci mancherebbe. Ma certamente era alla portata, tanto più partendo dal 2-1 maturato allo Stadium. Del resto, nel primo tempo la Juve ha gestito la gara senza particolari problemi. Nella ripresa, poi, il crollo sotto ogni punto di vista. Film purtroppo ricorrente quest'anno. Gli olandesi sembravano il miglior Real Madrid contro un avversario inerme. Sempre Locatelli ha sottolineato la maggiore cattiveria e voglia di qualificarsi di Perisic e company. Gravissimo averne poca se ti stai giocando un ottavo di Champions. Motta però nega anche questo. Comunque sia, la serata di Eindhoven conferma il deficit mentale di questo gruppo.

L'altra critica rivolta a Thiago è legata alle scelte di formazione e ai cambi. Intanto pare difficile rinunciare in questo momento ad un giocatore come Thuram. Soprattutto se il sostituto si chiama Koopmeiners, ancora una volta insufficiente, peraltro reduce dalla febbre, come ha rivelato l'allenatore. Perché allora farlo scendere in campo? Mistero. Rispetto alle sostituzioni, come al solito sono state sbagliate e tardive. Dopo il momentaneo pareggio di Weah, l'allenatore ha fatto marcia indietro, rispetto a giocatori pronti ad entrare. Invece servivano forze fresche proprio per gestire quel momento, con la qualificazione di nuovo in tasca. I cambi sono stati fatti dopo. Tardivi, soprattutto quello di Thuram, lo stesso Vlahovic. Nico Gonzalez in campo fino alla fine malgrado la stanchezza. Savona non va, ha rischiato anche il rosso. Come in altre gare di questa stagione, si è avuta la sensazione di una confusione totale. “Rifarei tutto”, le parole di Motta. Qui probabilmente entriamo nel campo della presunzione. L'autocritica invece sarebbe auspicabile dopo un disastro come quello dello stadio Philips. Primo obiettivo stagionale fallito, imperativo voltare pagina e pensare al campionato. Ora non si può più sbagliare, i bonus stanno per finire. Ne è consapevole anche l'allenatore della Juve. Almeno si spera.