Non tutti vissero felici e contenti: Juve-Pogba la favola dal triste finale
Il matrimonio bis tra la Juve e Pogba finisce nel più triste dei modi. Al francese non basta la riduzione drastica della squalifica per doping (da 4 anni a 18 mesi), per indossare di nuovo la maglia bianconera. In realtà la 10 è sulle spalle di Yildiz da inizio stagione e questo già rappresentava un indizio importante. “L'assunzione della DHEA, la sostanza cui è risultato positivo il giocatore non era intenzionale. Il signor Pogba però non era esente da colpe e, in quanto giocatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione, date le circostanze”. Questo uno stralcio della nota del Tas di Losanna. Imprudenza, leggerezza, ingenuità. Comunque sia, imperdonabile. Anzi, i giudici sono stati fin troppo clementi, considerando che negli ultimi tempi di fronte a casi di doping c'è maggiore severità. Attraverso i social il giocatore ha palesato la sua gioia. Peraltro, a distanza di tanto tempo, in occasione dell'ultima sfida contro il Cagliari, si è rivisto sugli spalti dello Stadium.
Destino segnato. La squalifica di Pogba finisce a marzo, quando lui potrà tornare in campo. Come detto non sarà però con la Juve e per diversi motivi. Intanto perché lui giustamente non rientrava nel progetto tecnico di Motta. Inserire una figura di questo peso in uno spogliatoio che ormai ha trovato un equilibrio sarebbe stato inoltre nocivo. Sul fronte societario, il reintegro avrebbe avuto il peso di 8 milioni stagionali, più 2 di bonus, fino al 2026, scadenza del contratto originario. Insostenibile per la politica intrapresa dalla dirigenza. Giuntoli anzi in questo caso prenderà la palla al balzo per liberarsi di un costo importante. Come non bastasse, il centrocampista non è affidabile sotto il profilo della tenuta muscolare. Nella breve parentesi del suo ritorno a Torino, fermo restando l'intervento al ginocchio, tante le assenze per i problemi di cui sopra. Bastava ripercorre gli ultimi tre anni di Manchester United, durante i quali saltò più della metà delle partite per infortunio per evitare l'acquisto. Colpa della dirigenza precedente.
Tifosi divisi e futuro di Pogba. Il popolo bianconero è diviso, tanto per cambiare. Da una parte chi non perdona Pogba, giusta quindi la risoluzione, senza se e senza ma. Dall'altra i nostalgici, convinti possa dare ancora tanto alla causa della Juve. Queste restano pure discussioni tra appassionati perché il destino del Polpo è segnato ed è fuori dalla Continassa. Si parla di MLS statunitense, Arabia Saudita, oltre alla suggestione Marsiglia. Vedremo. Resta però il triste epilogo di quella che si sperava potesse essere un'avventura bis simile alla prima, in cui Pogba incantava il mondo intero con le sue giocate. Ma le favole non sempre hanno il lieto fine. Questa volta “non tutti vissero felici e contenti”.
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