Il caso Danilo è il segnale della nuova Juve: così è, se vi pare
Nella storia della Juve ci sono state cessioni ben più prestigiose, ma l'addio di Danilo suscita comunque qualche perplessità. Non tanto per il valore del giocatore in sé, ma per le modalità e le tempistiche. Inimmaginabile fino a qualche anno fa la separazione dal capitano della squadra a gennaio. Lo stesso giocatore aveva detto che un leader non lascia mai la sua truppa a metà strada, quindi avrebbe aspettato la scadenza naturale del suo contratto, fissata per giugno prossimo. Quali sono i motivi per cui si è arrivati a questa decisione? Intanto Motta sin dall'inizio di questa stagione ha fatto capire che il brasiliano non rientra nel suo progetto, malgrado la duttilità: l'ex City può giocare indifferentemente da c entrale o come terzino. L'utilizzo è stato limitato, tanto da far perdere di valore la fascia, passata nelle braccia di diversi compagni, fino a stabilizzarsi in quello di Locatelli. Malgrado un maggiore impiego nelle ultime gare, a causa degli infortuni, alla fine i numeri sono significativi: solo 12 presenze in campionato, di cui la metà da titolare, per un totale di 578 minuti. In Champions 2 apparizioni su 6. Eppure nelle ultime partite, complici gli infortuni, Danilo è stato impiegato con maggiore frequenza. Sembrava fosse tornato su buoni livelli, comunque utile alla causa, quindi c'era la convinzione di un feeling ritrovato con il tecnico. Invece no.
L'annuncio a sorpresa e la reazione dei tifosi. Prima della Supercoppa il colpo di scena. Danilo non viene convocato, è sul mercato, di fatto fuori rosa. Detto della questione tecnico/tattica, alla base del motivo di questa scelta societaria c'è sicuramente anche un discorso di natura economico/finanziaria. Inevitabile in questa fase della storia bianconera. Piaccia o non piaccia il bilancio è estremamente importante, preminente in alcuni casi. Danilo ha 33 anni, qualora non fosse ceduto, guadagnerebbe 2 milioni netti fino a giugno, 4 come costo. Da capire come avverrà la separazione. “Cerchiamo una soluzione condivisa”, ha assicurato Giuntoli. Il giocatore vorrebbe una rescissione consensuale in modo da avere più forza contrattuale rispetto al nuovo club. A proposito, sotto questo aspetto in pole position c'è il Napoli. E' una richiesta specifica di Conte all'altro ex Manna e il difensore gradirebbe la destinazione. Tifosi scatenati da giorni sui social. Sul banco degli imputati in primis Giuntoli, ma non mancano le critiche anche a Motta. Com'è possibile privarsi a metà stagione di un capitano, esempio di professionalità e attaccamento alla squadra, peraltro senza avere già il sostituto? Questi sono in sintesi i dubbi del popolo bianconero. Ai quali si aggiunte l'elemento C, vale a dire Conte. Tutti riconoscono doti di motivare al tecnico salentino. Se Danilo andasse alla sua corte, venisse rivitalizzato e contribuisse a tenere il Napoli in alto sarebbe un ulteriore colpo per i tifosi della Juve. Oltre al danno, la beffa.
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