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Koopmeiners facci capire se sei un giocatore da Juve o un flop

Koopmeiners facci capire se sei un giocatore da Juve o un flopTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 22 gennaio 2025, 23:52Articolo...Quinto
di Quintiliano Giampietro
Nel pareggio di Champions League a Bruges, ancora una prova deludente di Koopmeiners: l'olandese comincia a diventare un caso nella Juve di Motta

La maglia della Juve pesa come un macigno, se ne sta accorgendo anche Koopmeiners. La trasferta di Bruges doveva essere l'occasione giusta per prendersi questa squadra, invece si è confermata l'ennesima serata senza infamia e senza lode. Le attenzioni su di lui sono amplificate, complici anche i sessantuno milioni versati dai bianconeri nelle casse dell'Atalanta. A proposito, che fine ha fatto il giocatore decisivo nella passata stagione della Dea, culminata con il trionfo in Europa League? Questa è la domanda cui nessuno al momento riesce a dare una risposta. Forse nemmeno il diretto interessato. Eppure Motta lo considera speciale, solo nelle ultime gare lo sta sostituendo, complici prestazioni opache, di gran lunga inferiori alle aspettative. Parlare di caso è lecito per il livello del calciatore e rispetto al discorso economico, non secondario. Anzi, diventa il primo elemento a condizionare il giudizio.

La posizione in campo. Una delle maggiori discussioni su Koopmeiners riguarda il suo impiego nello scacchiere tattico di Motta. Nella maggior parte dei casi, il tecnico lo ha schierato al centro della linea dei trequartisti, sotto punta per intenderci. Molte più ombre che luci. L'olandese spesso vaga per il campo, come non sapesse quale sia la sua reale zolla di competenza e l'interazione con i compagni non è certo delle migliori, al punto da ritrovarsi diverse volte fuori dai meccanismi. E' paradossale. Le statistiche di Bruges parlano chiaro. In 76 minuti giocati, solo 37 tocchi, assist zero, come i passaggi chiave, 3 cross, 2 tiri, gol attesi 0,20, una grande occasione mancata. Troppo poco da parte di chi dovrebbe essere la chiave tattica della Juve. Forse Motta potrebbe cominciare a definire il ruolo di Koop, magari cambiando modulo e passando al 4-3-3, in moda schierarlo da mezzala con licenza da tuttocampista, così da allargare il suo raggio d'azione. Provare non costa nulla.

La questione mentale. Si diceva della maglia, nella storia bianconera ci sono stati giocatori non in grado di sopportarne il peso. Le pressioni sono tante e continue, in una piazza in cui regna l'antica legge bonipertiana, declinata nel verbo vincere. A prescindere dalle dichiarazioni di Motta, per la verità strumentalizzate dai soliti noti, a caccia di consensi quando annusano ipotetici problemi nel mondo bianconero. Certamente passare dall'Atalanta alla Juve è un salto importante, con tutto il rispetto per il club bergamasco. Negli ultimi anni lo status della Dea è cresciuto, ma sotto certi aspetti resta una squadra di provincia, nel bene e nel male. Comunque sia, Koopmeiners necessita di una scossa. Sabato contro il Napoli di Conte capolista sarà un esame certamente probante, in cui oltre ad una prestazione di livello, c'è bisogno di personalità. L'olandese deve farci capire una volta per tutte se è da Juve. O se invece rischiamo di inserirlo nella lista di chi è a disagio fuori dalla comfort zone gasperiniana.