Juve e Fagioli verso l'addio: non tutte le favole sono a lieto fine
Quando si parla di mercato nulla è scontato, ma il film in bianco e nero di Fagioli sembra ormai ai titoli di coda. Inimmaginabile fino a qualche anno fa, quando il centrocampista, dopo aver trascinato la Cremonese alla promozione, nella stagione 2022/2023 torna alla Juve. La sua casa. Nicolò approda nel vivaio della Vecchia Signora nel 2015, aggregato alla Primavera, anche se debutta con l'allora Under 23. Quattro anni dopo è costretto a fermarsi, complice un'aritmia cardiaca benigna. Ma tutto viene risolto. Il tecnico della seconda squadra Pecchia gli dà fiducia, tanto da schierarlo nel vittorioso percorso in Coppa Italia di Serie C. Proprio l'attuale allenatore del Parma è importante per l'evoluzione tattica del giocatore perché lo arretra dalla trequarti alla mediana. La stagione successiva viene definitivamente promosso nell'Under 23, agli ordini di Zauli. Rispetto alla prima squadra, fermo restando la chiamata per qualche test estivo, la convocazione ufficiale avviene in occasione della sfida contro la Lazio del 27 gennaio 2019, ai tempi del primo Allegri. Con Pirlo, nella stagione 2020/2021, il ragazzo di Piacenza ha sempre più spazio, fino all'esordio ufficiale in Coppa Italia contro la Spal a gennaio, poi in campionato un mese dopo contro il Crotone. Arriva quindi il prestito alla Cremonese: un anno, quindi ritorno definito.
Primo gol, speranze, il buio e l'ipotesi di addio. Fagioli resta stabilmente nella Juve dei grandi, in quel periodo allenata da Allegri. Ottobre 2022 la prima rete, decisiva per il blitz a a Lecce: tiro alla Del Piero. Bis addirittura contro l'Inter, questa volta il raddoppio che chiude il match. E l'anno anche della prima convocazione in Nazionale. La stagione però si chiude anzitempo per la frattura della clavicola, 37 le presenze. Viene comunque premiato come miglior giovane Under 23. La carriera di Fagioli è in ascesa e sembra essere il protagonista di una favola, lui che ha il cuore bianconero sin da bambino. Invece ad ottobre 2023 lo shock: il giocatore risulta coinvolto in un giro di scommesse sportive illegali. Si autodenuncia presso la Procura della Figc, collabora con gli inquirenti e si dice disposto a curarsi dalla ludopatia. Sì, Nicolò è dentro un tunnel molto buio e pericoloso. Arriva la squalifica di 12 mesi, di cui sette effettivi, i restanti cinque da scontare in altre prescrizioni (come la partecipazione a convegni su questi problemi), oltre a 12.500 euro di ammenda. La Juve non abbandona il ragazzo, anzi gli rinnova il contratto e la Federcalcio gli permette di allenarsi con la squadra. Torna il 25 maggio successivo contro il Monza. Quindi la stagione attuale con Motta. Dopo un inizio di speranza, con l'apice nella prestazione top di Lipsia, Fagioli subisce una palese involuzione. Nelle volte in cui viene inquadrato dalle telecamere, si vede una faccia poco rassicurante, simile a quella dei tempi bui. Qualcuno è convinto che Nicolò non sia mai definitivamente uscito dal tunnel della ludopatia. Intanto esce il docufilm sulla sua storia, il titolo è Fragile. Emblematico. Comunque sia, Fagioli ormai è dietro nelle gerarchie dell'allenatore. Le vie del mercato sono infinite, ma l'ipotesi di cessione a gennaio è molto concreta. Cambiare aria forse è la soluzione migliore. Resta un grande rimpianto per una favola che questa volta non è a lieto fine.
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