Koopmeiners giocatore chiave nella Juve di Motta: il nuovo Nedved?
Koopmeiners è stato il primo giocatore chiesto a Giuntoli da Motta, convinto sia l'uomo attorno al quale costruire la nuova Juve. L'arrivo alla Continassa è stato tormentato e si è concretizzato solo dopo una lunga battaglia con l'Atalanta. Costretto a saltare l'europeo per infortunio, l'olandese l'estate scorsa si è autoescluso dai nerazzurri a suon di certificati medici. Nella sua testa c'era solo il bianconero. Alla fine si è arrivati ad un accordo. Nelle casse bergamasche 51,3 milioni di euro, più 9,4 tra bonus, oneri e accessori vari. Il giocatore ha frimato un contratto quinquennale da 4,5 milioni a stagione. Cifre da top. Di conseguenza, le aspettative su di lui sono molto alte.
L'inserimento nella Juve. Koop ha iniziato in sordina la sua avventura a Torino. Intanto perché ha dovuto recuperare la forma migliore, poi per la frattura alla costola. Finora in campionato 8 presenze, di cui 6 da titolare (558 minuti totali), 3 i gettoni in Champions League. Dopo la doppia sbandata contro Inter e Parma, da qualche gara la Juve ha ritrovato equilibrio. Contro Udinese e Torino doppia vittoria senza prendere gol e 1-1 in casa del Lille, con dominio degli uomini di Motta. La crescita della squadra, non è un caso, è coincisa con quella delle prestazioni di Teun. Koopmeiners piano piano si sta prendendo la Juve, padrone della trequarti e elemento di raccordo tra i vari reparti. Abile in entrambe le fasi, lo si vede ovunque. Nel 4-1-4-1, mezzala della linea mediana, ma il meglio lo sta dando nel 4-2-3-1, nel ruolo di sottopunta con licenza di svariare per favorire i compagni.
I numeri. I movimenti di Koopmeiners spesso sono da attaccante, rispetto a quanto non facesse all'Atalanta. La media di tiri è di 2,39 ( a Bergamo 1,68), quella degli expected goals 0,28 (prima 0,16), tocchi in area (media di 4,18 contro 3,61). Ora manca solo la rete. Un paio di facili occasioni fallite in campionato e due annullate a Lilla. Presto arriverà anche la gioia del gol e segnerà un altro step di crescita nel mondo Juve.
Accostamento. “Teun è speciale, ha qualcosa di diverso dagli altri”, l'elogio di Motta. Inevitabile per ogni giocatore di un certo livello, il paragone con i campioni del passato della Juve. Estrema duttilità, facilità di svariare da centrocampo alla trequarti, capacità di inserimento e realizzative, doti da leader, Koopmeiners in qualche modo ricorda Nedved. Pavel è stato uno dei centrocampisti più forti dell'era moderna. La sua bacheca è piena di trofei, tra i quali spicca il Pallone d'Oro conquistato nel 2003. Accostamento dunque molto impegnativo. Magari sarà profetico per il biondo olandese.
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