Mercato concluso con tanti dubbi: spetta al campo, al tempo e a Motta toglierli centrando gli obiettivi stagionali
Il mercato di gennaio si è chiuso con i rinforzi numerici che servivano alla Juventus: un attaccante (dopo aver sottovalutato le condizioni di Milik) e tre difensori per sopperire ai gravi infortuni di Cabal e Bremer in un reparto già con la coperta corta. Ora quello che bisognerà capire è se la qualità dei nuovi arrivi è da Juventus. In attacco Kolo Muani ha già dato le risposte giuste: l'attaccante arrivato in prestito dal PSG ha timbrato il cartellino già tre volte nelle sue prime due apparizioni e chissà quanto sarebbe servito poterlo schierare anche in Champions contro il Benfica. La difesa resta ad oggi un enigma. L'unico già visto all'opera, Gabriel Veiga, nonostante la giovane età ha già dimostrato di avere una grande personalità e ottimi piedi, il test contro l'Empoli è superato (nonostante le difficoltà palesate da tutta la squadra) ma si attendono conferme in sfide più complicate. Una cosa è certa, il giocatore di provenienza dal Chelsea è arrivato per due principali motivi: la sua duttilità di ruolo (può giocare a sinistra, centrale e da mediano) e il basso costo dell'operazione che permette alla Juventus di sfruttare il giocatore nel periodo che servirà, se Veiga non avesse avuto esperienze positive anche a centrocampo probabilmente Giuntoli non si sarebbe privato a cuor leggero di Fagioli.
I grandi interrogativi riguardano Lloyd Kelly e Alberto Costa. Il primo lascia perplessi per il costo dell'operazione e per il suo scarso impiego in campo fino ad ora, ma i ben informati parlano di un difensore che sa interpretare bene il ruolo di centrale pronto già ad essere schierato sin dalla prossima partita. Io personalmente sono curioso di vederlo all'opera e confido nelle intuizioni di Giuntoli e del suo staff. La questione Alberto Costa è già più delicata. Il terzino destro portoghese fino ad ora non ha ancora timbrato il cartellino nonostante sia il primo dei tre ad essere approdati in bianconero, non tanto per una questione di condizione ma, pare, per uno scarso gradimento, ad oggi, da parte di Motta che contro l'Empoli gli ha preferito Savona affetto da un principio di pubalgia. Neanche un minuto e la concreta possibilità di non rientrare nella nuova lista Champions da consegnare entro la mezzanotte di oggi. Quest'ultima scelta appare, tuttavia, inevitabile visto che si possono inserire solo 3 giocatori acquisiti dal mercato invernale e l'urgenza per la Juventus sono l'attaccante, il difensore centrale e il terzino che possa ricoprire anche il ruolo di mediano. Si spiega così, probabilmente, il fitto colloquio oggi in campo tra Motta e un Costa visibilmente insoddisfatto.
Adesso spetta al campo, come sempre, emettere il proprio verdetto e raccontare se il mercato invernale della Juventus permetterà a Motta e la squadra di correggere la rotta di una stagione con più bassi che alti, trovare pace e continuità di rendimento e, soprattutto, il cammino giusto per centrare un posto in Champions nella prossima stagione obiettivo assolutamente imprescindibile. Intanto, con le correzioni apportate sul mercato, è sempre più inevitabile un intervento della proprietà in termini di ricapitalizzazione anche il prossimo anno che, in caso di mancato sciagurato approdo in zona Champions, dovrebbe essere particolarmente consistente per non fare troppi passi indietro nella tabella di marcia che per ora procede in ritardo. Solo il campo e il tempo daranno le risposte definitive, ma spetterà anche a Motta fare un passo indietro sulle proprie idee e spigolosità caratteriale per creare finalmente un sano gruppo di lavoro che possa andare a dama con, all'occorrenza, variazioni del sistema di gioco.
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