Tanti gol, tanti errori

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domenica 27 ottobre 2024, 21:15Mister Nicolino
di Mirko Nicolino
Il derby d'Italia tra Inter e Juventus è quella partita in cui ti diverti se non c'è di mezzo la tua squadra: troppi "orrori" tecnici e tattici

Il derby d’Italia tra Inter e Juventus è stato archiviato con ben 8 gol all’attivo, 4 per parte, ma se se ne fossero segnati di più (con una discreta prope4nsione dalla parte dei nerazzurri) non si sarebbe potuto dire niente. Molti lo definiscono dunque un grande spot per il calcio italiano, una partita spettacolare in cui tutti si sono divertiti. Per quanto mi riguarda, sono quelle partite in cui mi diverto se non c’è la squadra per cui faccio il tifo di mezzo. Nell’altro caso, onestamente mi diverto molto poco.

Al Meazza si sono visti letteralmente orrori difensivi, con la Juve che avrebbe potuto segnare un paio di gol in più, ma l’Inter anche ulteriori 3-4. Onestamente, sulla carta i meneghini sono una categoria sopra la Vecchia Signora, ma come vado ripetendo da inizio stagione, stanno peccando spesso di presunzione. Non è un caso che gli uomini di Simone Inzaghi concedano tanto e si rendano protagonisti di grandi distrazioni. Probabilmente i campioni d’Italia inconsciamente puntano di più sulla Champions League, ma sta di fatto che in campionato stanno consentendo un po’ a chiunque di violare la propria porta e invece nel recente passato l’inviolabilità della propria porta era il punto di forza.

Quanto alla Juventus, da quando non c’è Bremer indubbiamente la squadra di Thiago Motta concede di più agli avversari, ma contro i nerazzurri sono parsi letteralmente di burro. Squadra spesso sfilacciata e difensori in costante affanno anche per la mancanza di filtro a centrocampo. In grosse difficoltà Danilo, ma anche Kalulu se l’è passata sicuramente peggio delle precedenti uscite. L’equilibrio era stato il punto di forza dei bianconeri fino a pochi giorni fa, mentre stavolta sono parsi letteralmente in balìa degli avversari. Ovviamente, le assenze sono un’attenuante, ma non una scusante (come è sempre stato anche per i predecessori del tecnico italo-brasiliano), anche se oggettivamente la rosa della Signora non è attrezzata come quella dell’Inter.

Mi pare evidente, dunque, che alla fine della fiera sia un punto guadagnato per la Juve, che anche alla vigilia non avrebbe disdegnato un pari, mentre per i lombardi sono due punti persi. Con lo scudetto sul petto si trovano a -4 dal Napoli capolista e a solo +1 sulla Juve, che sta cercando di porre le basi per un nuovo ciclo, senza assilli di vittoria immediata. Il progetto bianconero è solo all’inizio, ma indubbiamente gli intoppi non mancano, perché la fase offensiva ad oggi non è migliorata di molto e ora preoccupa anche la fase difensiva. Vlahovic è stato sostituito anche stavolta per un falso nueve, ma non è che le cose siano migliorate, anzi.

In questa prima parte di stagione, al posto del serbo Motta ha provato nell’ordine Gonzalez, Weah, Yildiz (doppietta partendo da sinistra al Meazza) Adzic e Mbangula contro i nerazzurri. Nessuno mi è parso poter impensierire le difese avversare con le spalle alla porta. Un nodo che non potrà essere sciolto dal mercato e che, nella speranza di recuperare qualche infortunato, spetterà all’allenatore trovarvi una via alternativa.