Juve, serviva proprio una vittoria così
Dopo due pareggi di fila la Juventus di Thiago Motta torna alla vittoria e lo fa con autorevolezza (nel primo tempo) e sofferenza (nella ripresa). Nei giorni scorsi avevo auspicato esattamente un successo così per i bianconero, con la porta possibilmente inviolata, per cancellare le due gare contro Inter e Parma in cui la Vecchia Signora è parsa su un’altalena tutt’altro che incoraggiante. Come dice sempre anche il mister italo-brasiliano, avere una buona fase difensiva è la base per costruire qualcosa di importante e finalmente si è rivisto lo spirito di inizio stagione tra le fila della Juve.
Nonostante i primi minuti in cui si è visto un po’ di sfilacciamento tra i reparti, la Juventus ha impiegato molto poco a stabilizzarsi, complice anche un’Udinese che nella prima frazione di gioco si è difesa con blocco basso e senza rischiare più di tanto. Probabilmente Runjaic l’aveva preparata sperando di lucrare sulle difficoltà della Juve, che invece ha sorpreso per solidità e pazienza. L’emblema della prestazione è la prima rete, arrivata su autorete del portiere avversario, ma al termine di un’azione lunga e manovrata in cui i bianconeri (in giallo per l’occasione) hanno palleggiato senza forzare fino all’imbucata giusta dettata perfettamente dai movimenti fatti da Cambiaso prima e Thuram poi.
Il secondo gol è un po’ la conseguenza del primo, poiché ha obbligato l’Udinese a concedere qualcosa in più, invitando a nozze la squadra di Motta. Il primo tempo, dunque, è stato sostanzialmente a senso unico, se si eccettua una ripartenza dei friulani innescata da un errore tecnico in fase di impostazione dei piemontesi. Nella ripresa, invece, l’Udinese ha alzato ritmi e baricentro con l’obiettivo di provare a riprendere la partita, ma dopo un controllo abbastanza tranquillo fino a metà tempo, nel finale oggettivamente Di Gregorio e soci hanno sofferto qualcosa in più, ma senza mai “sbracare”.
Motta a mio avviso perfetto anche nella gestione dei cambi, con i quali ha cercato di dare freschezza e transizioni positive visto il forcing della formazione di casa. In realtà non sono state tante le occasioni in ripartenza per la Juve nella ripresa, ma a mio avviso principalmente perché, come nel primo tempo, sono stati diversi gli errori tecnici commessi. In generale, tutti promossi, anche se potremmo soffermarci su un Locatelli perfetto nelle coperture preventive, ma meno bravo in fase di costruzione, Vlahovic altalenante sulla pulizia della risalita della squadra, ma molto combattivo e lucido soprattutto nella ripresa.
Onestamente, non mi è piaciuto Koopmeiners, per larghi tratti fuori dal gioco e impegnato più a dare direttive ai compagni che a fare. Nel finale ha avuto anche una ghiotta occasione da gol sprecata, senza mezzi termini, abbastanza malamente. Sia ben inteso: veniva da un infortunio, è stato spesso seguito come un’ombra e il modulo adottato da Motta è un po’ diverso da quello di Gasperini. Gli servirà del tempo, ma le sue qualità non sono in discussione e per di più, l’impressione è che comunque la sua presenza in campo e i suoi movimenti consentano a questa Juventus di cercare trame che vengono più difficoltose senza uno come lui che lega i reparti. Una menzione particolare la merita a mio avviso Yildiz: grande lavoro in fase difensivo e centrocampista aggiunto in fase di impostazione: così è meno lucido negli ultimi 20 metri, ma è grazie a lui se spesso le azioni della Juventus diventano fluide.
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