Campionato di Serie A 2018-2019 Juventus-Udinese 4-1 MVP Moise Kean
Venerdì 8 marzo 2019, ore 20.30, la Juventus di Massimiliano Allegri affronta allo Stadium l’Udinese, allenata da Nicola, e la batte nettamente. Una gara senza storia, una Juve con lo scudetto sul petto che rivincerà il tricolore di lì a poco. Assoluto protagonista del match è Moise Kean, enfant prodige e prodotto del vivaio bianconero, il primo di una lunga serie di giovani che accederanno in prima squadra, lasciando il segno. Il risultato si sblocca subito al minuto 11, Alex Sandro anticipa il diretto avversario, si invola, cross nel mezzo sul quale irrompe Kean che, al primo pallone giocabile, in spaccata mette dentro: 1-0. Il numero 18 bianconero raddoppia al ’39, anticipo nelle vicinanze del centrocampo di un difensore, corsa palla al piede verso l’area avversaria, e a pochi metri dalla porta, si inventa un colpo di punta, con il piede destro, che infila il portiere friulano sul primo palo; così termina il primo tempo, ma la Juve non si fermerà qui. Ancora Kean spacca la difesa avversaria nella ripresa, lancio lungo su cui si avventa il ragazzo, anticipando Opoku che lo stende, rigore sacrosanto, trasformato al ’67 da Emre Can, infine Madama fa poker quattro minuti dopo con il preciso colpo di testa di Matuidi, che raccoglie, in area, un cross proveniente dalla destra e insacca con precisione.
Nulla cambia quando Lasagna, in contropiede, infila la difesa juventina sul finire della partita, Kean è la star di questa sfida senza storia, che si chiude con un 4-1 in favore della Vecchia Signora. Moise fa il suo esordio in prima squadra, in serie A, il 19 novembre 2016, all'età di 16 anni e 9 mesi, nella vittoriosa sfida interna contro il Pescara e tre giorni dopo debutta anche in Champions League, nella vittoriosa trasferta contro il Siviglia, segnando anche il suo primo gol in campionato contro il Bologna al Dall’Ara. Tutti parlano di lui come un predestinato viste le prestazioni di valore che il ragazzo dispensa, lui primo “millennial” ad esordire a così grandi livelli. Da lui la Juve si attende molto, ma il prestito al Verona non fornisce grandi risultati, il ragazzo torna a Torino in pianta stabile in prima squadra, e nell’estate del 2019 viene ceduto, per volere di Sarri, all’Everton, poi il prestito al Psg e il rientro in bianconero nell’ultimo giorno di mercato dell’estate 2021, data la partenza di Ronaldo, tutt’altro che improvvisa.
Un ritorno non certo scintillante, Kean in questi anni di Juventus non è sembrato un ragazzo pronto ad esplodere, non rappresentando il fatidico valore aggiunto, tanto che il sodalizio della Continassa lo veicola, nel recente mercato di gennaio, in prestito all’Atletico Madrid; trasferimento poi saltato per motivi fisici. Kean compirà 24 anni a fine mese, e ha ancora il tempo per crescere, maturare, e fornire un contributo importante alla causa, ma dipenderà tutto da lui. 115 presenze e 22 reti siglate in queste tre esperienze con la Goeba, 2 Scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, i trofei messi in bacheca dal ragazzo di Vercelli. Kean dovrà convincere definitivamente società, allenatore, compagni e tifosi, tutte componenti che si aspettano il definitivo salto di qualità in maglia bianconera: spetta solo a lui fornire risposte concrete e brillanti, in linea con il livello che la Juventus richiede.
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