Campionato di Serie A 2017-2018 Juventus-Genoa 1-0 MVP Douglas Costa
Lunedì 22 gennaio 2018, ore 20.45, la Juventus di Max Allegri affronta il Genoa allo Stadium, allenato da Ballardini, e lo batte nettamente con un punteggio risicato di 1-0, che non rende l’idea dell’assoluto monologo bianconero. Un assalto totale alla porta difesa da Perin, che trova sbocco vincente solo una volta con il primattore del match, l’imprendibile Douglas Costa. Bianconeri subito in predominio del match, Khedira spara alto dal limite dell’area, punizione di Pjanic all’angolo e Perin vola a rintuzzare la saetta, poi al ’16 la Juve sfonda: Douglas contende un pallone sui trenta metri, vince il contrasto, allarga sulla destra a Mandzukic che mette in mezzo, dove giunge lo stesso Flash a tutta velocità, appoggiando in rete e anticipando l’estremo difensore rossoblù. Juve in vantaggio con Costa che sarà il vero protagonista del match con le sue scorribande al fulmicotone. Madama prova il raddoppio con Pjanic, tiro bloccato dal portiere, e anche nella seconda frazione i tentativi si sprecano ma senza successo. Douglas Costa assiste Alex Sandro, tiro sul fondo in diagonale, Pjanic ancora sul fondo, Higuain con una botta ribattuta sulla linea da un difensore e ancora Pjanic appena largo all’incrocio; la Vecchia Signora si aggiudica il match della 21° giornata, strameritando e dominando in lungo e in largo.
Avviandosi così a conquistare l’ennesimo tricolore consecutivo di 9 anni inimitabili, che mai nessun club riuscirà lontanamente a pareggiare. Costa, brasiliano di Sapucaia do Sul, in bianconero si è rivelato interprete dotato di grandiose doti tecniche e una rapidità d’esecuzione pazzesca, tra le sue eccellenze l’accelerazione bruciante che seminava avversari come birilli, nonché la duttilità: poteva ricoprire svariati ruoli sul fronte d’attacco, con ottimi cross calibrati nel mezzo. I suoi tanti, troppi, stop fisici ne hanno limitato rendimento e classe sopraffina, complice una vita, probabilmente, non sempre da professionista esemplare; un vero peccato, perché pochi sapevano destreggiarsi in fascia come Flash, arricchito da capacità funamboliche da vero spaccapartite. Dopo due stagioni al Bayern di Monaco giunge a Torino, nell'estate 2017, con la formula del prestito costata 6 milioni, e si mette subito in evidenza con le sue sfrecciate incredibili.
Alla Juventus resta poco più di tre anni, giocando 103 partite e segnando 10 reti, rimpolpando il suo personale carniere di successi, tanto che con la casacca bianconera alza 5 trofei: 3 Scudetti, 1 Coppa Italia, 1 SuperCoppa Italiana. Si può tranquillamente dire che, senza i suoi infortuni muscolari reiterati, Douglas sarebbe stato un calciatore semplicemente stellare, con una progressione instoppabile dagli avversari che, nell’uno contro uno, sistematicamente avevano la peggio, venendo saltati e rischiando brutte figure. Un giocatore fulmineo che tutti i tifosi bianconeri ricordano con immenso piacere, nonostante le sue assenze prolungate che ne hanno minato la continuità. Douglas Costa, attaccante esterno immarcabile, percorso da scosse di velocità pura e devastante, che avrebbe potuto fare molto di più, sia in carriera, sia nella sua parentesi vittoriosa sotto la Mole.
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