Una Juventus senza pace alle prese con la “grana” Pogba
Non c’è pace per la Juventus, neanche nella sosta per le Nazionali. Si poteva pensare, erroneamente, che la pausa del campionato potesse servire per parlare di progetti, di ruoli, di calciatori, di soli aspetti di campo. Purtroppo, invece, la realtà è stata ben diversa. Il fulmine a ciel sereno riguarda Pogba, trovato positivo al testosterone dopo il controllo antidoping per Udinese-Juve dello scorso 20 agosto. Il francese ha richiesto le controanalisi e capiremo con certezza se Pogba ha usato sostanze proibite o meno, che potrebbero far continuare o mettere probabilmente fine alla propria carriera.
Bene ha fatto la Juventus, che mi raccontano essere molto irritata con lui, a prendere subito le distanze - il comunicato stampa freddo e lontano dal giocatore è emblematico - ed a sospendere il calciatore, anche per spazzare via ogni eventuale responsabilità.
Umanamente sono vicino a Paul, che dal proprio ritorno alla Juventus ha vissuto momenti molto complicati sia a livello calcistico, sia a livello personale.
Peraltro, mi sembra che sia circondato da persone che sembrano poco interessate a lui da un punto di vista umano, quando invece dovrebbero cercare di spronarlo a dare il meglio.
Quello che, personalmente, non sarò più disposto a tollerare sono gli atteggiamenti del giocatore. Se le voci dovessero essere confermate - uso di un integratore - sarebbe l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti della Juventus e dello staff medico bianconero. Dalla scelta - legittima - di non operarsi per provare a giocare il Mondiale, all’operazione alla quale si è sottoposto tardivamente e che ha fatto perdere molto tempo a lui ed alla Juve nella scorsa stagione.
Dai numerosi selfie ed i balletti postati sui social durante il periodo di riabilitazione, al fatto che Pogba non riesca a giocare una gara per più di 28 minuti consecutivi - tra la scorsa stagione e l’inizio di questo campionato - senza doversi fermare per continui problemi che lo costringono allo stop.
Vedremo come andrà questa vicenda - mi auguro che il ragazzo possa dimostrare la sua totale innocenza - ma la mia sensazione è che Pogba debba in ogni caso risolvere prima i propri problemi e poi dedicarsi eventualmente al calcio, che negli ultimi anni sembrerebbe non essere posizionato all’inizio delle sue priorità.
La Juve, invece, attende la fine della storia per prendere gli eventuali provvedimenti del caso. Di certo la dirigenza bianconera non si attendeva queste vicissitudini, che rischiano di rappresentare uno dei peggiori flop di mercato degli ultimi anni.
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