Canovi: "Ho letto tante falsità su Motta e sul rapporto con società e squadra"

Nel corso di "Maracanà", su TMW Radio, il procuratore Dario Canovi è tornato sull'esonero di Thiago Motta da parte della Juventus: "Le critiche sportive avanzate dagli addetti ai lavori ci stanno, è il loro mestiere e sono liberi di non essere d'accordo con quello che vedono in campo, anzi dico che da esse molto spesso si può anche imparare, ma gli attacchi umani sono un'altra cosa. Ecco, credo che Thiago ne sia stato fatto pesantemente oggetto, come mai ho visto fare in cinquant'anni di calcio. Ho sentito da parte di giornalisti e commentatori tante menzogne e ne sono dispiaciuto, perchè conosco Motta da quando aveva 18 anni e posso dire che è tutto fuorché arrogante. Non posso accettare che un giornalista riporti una falsità, una frase che lo stesso Giuntoli ha smentito, ci saranno delle conseguenze giudiziarie su questo, perchè quando mette un virgolettato, un giornalista deve controllare non una ma tre volte, è responsabile di ciò che scrive. Sono state poi riportate alcune dichiarazioni di Motta su Yildiz, utilizzate per certificare che tra di loro non ci fosse un buon rapporto, ma poi il turco domenica ha segnato e lo ha ringraziato pubblicamente. Motta è in questo mondo da 25 anni e certi commenti hanno fatto male. Non mi ricordo in precedenza un tale accanimento per una persona che ha sbagliato qualcosa. Berta, grande dirigente, condivide il mio pensiero, che la Juve era da quarto-quinto posto. E oggi c'è una Juve a un punto dalla quarta. Tutto sommato questa grande debacle non la vedo. Quello che fa male a Motta è che dicano che aveva tutta la squadra contro, che non è assolutamente vero. Il mancato saluto da parte dei giocatori? In realtà di saluti ne ha ricevuti privatamente da tutti, alcuni anche pubblici. Non so cosa non abbia funzionato perchè non entro nelle questioni tecniche, ma i fatti dicono che in questo momento la Juve è quinta con il calendario più facile di tutte quelle in lotta per il quarto posto, un piazzamento che rispecchierebbe il valore della rosa".
Canovi commenta poi le parole del presidente del Bologna Saputo su Motta: "Probabilmente l'allenatore sarebbe rimasto se lo avessero accontentato sul mercato, i dirigenti sapevano da aprile che sarebbe andato via per questi motivi, le dichiarazioni del presidente non mi sono piaciute, Italiano sta facendo grandi cose, ma in questo successo c'è ancora in parte il lavoro fatto da Motta. Facile dire che aveva Calafiori e Zirkzee, ma sono diventati così grazie al lavoro di Motta. Troppo presto per andare alla Juve? Non so, forse sì perchè si è seduto sulla panchina più scottante d'Italia, alla Juve, si punta sempre a vincere il campionato".
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