Lettera aperta a LEO BONUCCI:

Lettera aperta a LEO BONUCCI:
venerdì 12 luglio 2024, 23:59Editoriale
di Claudio Zuliani

Ciao Leo. Abbiamo trascorso tantissimi anni assieme al seguito della nostra amata Juventus. Tu in campo a lottare ed io fuori a combattere mediaticamente. Poi un giorno le nostre strade si sono incrociate e abbiamo lavorato per la Juventus: tu sempre in campo, perché quello era il tuo pane, io a dirigere il canale bianconero. Ci siamo amati e stimati perché tu rappresenti veramente uno dei pochissimi giocatori lottatori anche fuori dal terreno di gioco. Io non dimentico il tuo rispondere ai giornalisti napoletani nella mixed zone post-partita a difesa della Juve. Siamo stati sempre rispettosi dei ruoli anche se, a volte, ci messaggiavamo a distanza. Poi abbiamo fatto un piccolo viaggio in Jeep e sono venute alla luce delle simpatiche ricostruzioni di vita vissuta, il motivo della tua esultanza, le lettere della tua famiglia, le sensazioni e motivazioni per vincere SUL CAMPO. Ho imparato a conoscerti e a capire la tua verace focosità, il modo di affrontare la vita e le partite, la tua enorme personalità che rappresenta la tua forza ma anche il tuo limite. Hai vinto di tutto e di più, 500 presenze sono passate in un attimo. Scudetti, coppe e finali di Champions. Sgabelli e discussioni, lo spostamento degli equilibri, il ritorno a casa, lo Stadium. Tifoso da curva e poi discusso, di nuovo accettato e poi ripudiato. Non ti sei fatto mancare niente perché altrimenti la vita sarebbe noiosa.

Ti capisco più di quanto tu possa immaginare e proprio per questo ti dico: BASTA! Tra te e mister Allegri sono state annate di rapporto controverso. Si sono scontrate due personalità forti che non vogliono accettare la prevalenza dell’altro. Ma ora è finita. La storia della Juventus l’avete scritta entrambe e magari in un futuro non troppo lontano vi incontrerete di nuovo. Mandatevi un messaggio, chiaritevi una volta per tutte e ricordatevi che così si fa soltanto male alla memoria dei nostri successi. Io vorrei ricordarvi gli scudetti consecutivi frutto di un grande lavoro e dei vostri valori juventini che vi hanno portato a non mollare mai. Anche quando tutti dicevano che era impossibile rivincere quello scudetto. Ti ricordi? Non hai ricevuto il saluto che avresti meritato ma anche Allegri ha subito lo stesso finale. Alla Juventus funziona così. Non sempre finisce coma avremmo immaginato. È successo anche a me ma ho preferito chiudere la porta e non guardare più indietro.