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Calabrò a RBN: “Motta come Lippi e Conte. Giuntoli è Moggi 2.0. Inchiesta ultras: ricordate cosa fecero ad Agnelli?”

Calabrò a RBN: “Motta come Lippi e Conte. Giuntoli è Moggi 2.0. Inchiesta ultras: ricordate cosa fecero ad Agnelli?”       TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 10:20Podcast
di Quintiliano Giampietro

Continua l'allarme infortuni nella Juve. Ultimo giocatore in ordine di tempo McKennie, complice un problema alla spalla. Oltre a Bremer, per lui stagione sfinita, in infermeria anche Nico Gonzalez e out per squalifica Conceicao. Di nuovo disponibili Weah e Adzic, da capire se Koopmeiners possa o meno essere disponibile con una protezione, Motta dovrà comunque ridisegnare la formazione. Lavoro fin qui positivo per Thiago, a qualcuno ricorda il primo Lippi e Conte come inizio di un nuovo progetto. Così come Giuntoli viene paragonato a Moggi sotto certi aspetti. Intanto si attendono provvedimenti della Giustiza sportiva in merito all'inchiesta della Procura di Milano denominata Doppia Curva, riguardante le infiltrazioni della malavita nelle Curve di Inter e Milan. Alla mente torna un caso analogo che coinvolse Andrea Agnelli. Ne ha parlato in ESCLUSIVA a Fuori di Juve Piero Calabrò, ex magistrato e noto tifoso della Vecchia Signora.

Calabrò giudica in modo positivo la strada intrapresa dalla Juve targata Motta: “Sto vedendo una squadra migliore rispetto a quella che mi sarei aspettato. Quella pre campionato era balbettante, anche se le cosiddette partite di agosto lasciano il tempo che trovano, quindi insomma non c'erano indicazioni probanti. Noi facevamo fatica anche a portare a casa gare semplici. Non dico di essere sbalordito, ma piacevolmente sorpreso. Non parlo solo di risultati, ma anche le prestazioni, l'atteggiamento. Erano anni che non vedevo giocare la Juve così bene. Inoltre, senza fare vittimismo, dovremmo avere qualche punto in più in campionato, magari cambierebbero anche tanti giudizi. Gli altri non hanno fatto tanto di più rispetto ai bianconeri. Non ero scettico, ma ogni cambiamento chiede tempo. Ricordo il passaggio da Trapattomi a Lippi, perdemmo una gara a Foggia e già si pensava in modo negativo. Le prime gare furono giocate bene, ma non in modo eccelso. Questa Juve somiglia a quel progetto, perché anche in questo caso stiamo parlando di un nuovo percorso, basato molto sul gioco. E' un po' come la prima Juve di Lippi e quella di Conte. Pochi lo ricordano, ma si giocava con giocatori che all'epoca non erano considerati top player. Sia Marcello che Antonio mi ricordano questo. Mi sembra un'annata tipo quelle, anche Motta sta costruendo la squadra con le qualità tecniche ed umane dei calciatori a disposizione”. Sui nuovi: “Punterei su Koopmeiners che credo sia già un top. Ora ci sono diverse assenze, mi piacerebbe vedere la rosa al completo”.

Nel podcast l'intervento integrale