De Agostini a RBN: “Cambiaso lo vorrebbe chiunque. Su Luiz chiedere a Giuntoli. Juve da scudetto...”
Juve a caccia del terzo successo in altrettante gare della nuova Champions League. Dopo PSV e Lipsia, stasera i bianconeri ospitano lo Stoccarda. Out contro la Lazio per squalifica, Conceicao di nuovo a disposizione. Torna dall'infortunio McKennie, mentre restano ai box Koopmeiners e Nico Gonzalez. Qualche dubbio di formazione per Motta: ballottaggio Danilo-Savona e da capire se terzino sinistro sarà Cabal o Cambiaso. Nel primo, caso l'ex Bologna (domani ancora capitano), verrebbe schierato nella linea di centrocampo o sulla trequarti in caso di 4-3-2-1. Intanto tra campionato e Coppa, positiva la prima parte di stagione del nuovo allenatore. Rispetto ai singoli, stenta a decollare Douglas Luiz, l'unico acquisto di Giuntoli al momento non all'altezza. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Gigi De Agostini, ex difensore bianconero che ha detto la sua anche sulla corsa scudetto.
Juve imbattuta in stagione, terza in campionato e ottima la partenza in Champions. De Agostini promuove il lavoro svolto fin qui da Motta: “Bene così. I risultati sono buoni, migliorerà anche sotto l'aspetto del gioco, del resto serve tempo quando hai allenatori e tanti giocatori nuovi. Intanto sta mettendo fieno in cascina”. Ottima la difesa, ma rispetto al possesso palla pochi gol. Serve uno step successivo nella fase offensiva. Come lo spiega l'ex difensore bianconero: “Magari bisogna servire meglio gli attaccanti, magari l'ultimo passaggio non è ideale per la punta. Tante volte Vlahovic si trova con le spalle alla porta, mentre dovrebbe essere verso la stessa. Sono cose migliorabili, l'importante comunque è ottenere i risultati, contano quelli. Se fai l'80% di possesso palla e non vinci è tutto inutile. Cambiaso? E' un giocatore duttile che si adatta a più situazioni, uno di quelli che fanno comodo agli allenatori che hanno bisogno anche di questi elementi in grado di svolgere diversi ruoli. Il ragazzo si sta districando bene , fa anche assist, ogni tanto qualche gol, sia in nazionale che alla Juve. Magari in una squadra non ci vogliono solo fuoriclasse, ma anche i cosiddetti portatoiri d'acqua. Qualsiasi tecnico vorrebbe un elemento come lui”.
Nel podcast l'intervento integrale
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