Juventus: ripartire da Pogba o spingerlo all'uscita?
Con l’inizio della sessione estiva di calciomercato e l’imminente inizio della nuova stagione, nella Juventus c’è fermento per cercare di fare meglio delle ultime stagioni.
Finalmente la Juve ha ufficialmente un nuovo responsabile dell’area tecnica - Cristiano Giuntoli - che dovrà occuparsi di numerosi aspetti per cercare di riportare la Juventus al vertice (LEGGI QUI).
Con il mercato iniziato da poco e che terminerà il prossimo 1° settembre, Giuntoli - su mandato della proprietà - sarà chiamato far quadrare i conti, appesantiti nelle ultime stagioni e per questo dovrà necessariamente fare cassa liberandosi degli esuberi per finanziare in parte il mercato, a diminuire il monte ingaggi e, nel contempo, a cercare di costruire una squadra competitiva in grado di lottare per il vertice.
In tutto questo, occorre ricordare che la Juventus ha già una buona base tecnica e giocatori di qualità che possono essere un valore aggiunto per la squadra.
Ce n’è uno, però, che nella scorsa stagione avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti e che invece, vuoi per i numerosi problemi fisici, vuoi per alcune decisioni sulla riabilitazione dall’infortunio al ginocchio, è sembrato più una mascotte del club che un giocatore in grado di aiutare la Juve sul campo: Paul Pogba.
Dal punto di vista tecnico, discutere Pogba equivale a comprendere poco questo sport. Se, invece, ragioniamo su altri temi - fisico e comportamentale - allora il giudizio potrebbe cambiare molto. Mi raccontano che il francese, classe 1993, sia carico e voglioso di riscattare una stagione, quella appena trascorsa, che lo ha visto in campo per soli 161 minuti in tutte le competizioni, oggettivamente troppo poco per un giocatore che guadagna circa 8 milioni netti + 2 di bonus ed un contatto blindato fino a giugno 2026.
Detto che sulla tenuta fisica parlerà, come al solito, il campo e detto che il focus mentale sulla professione dovrebbe essere per un calciatore la prima delle qualità per poter affrontare al meglio la propria carriera, nella scorsa stagione ho visto un calciatore forse più improntato allo sviluppo del proprio personaggio social che al ritorno sul campo ad alti livelli. Da qui una riflessione che stanno facendo in molti e certamente anche a Torino: possiamo fidarci del ritorno di Pogba ad alti livelli? Oppure sarebbe meglio cercare una soluzione per una separazione?
Diciamo che la corte che stanno facendo l’Al Ittihad e l’Al Ahli per cercare di portare Pogba nella Saudi League è assolutamente concreta e credo che, allo stato attuale e viste le incognite appena delineate, la Juventus accetterebbe di buon grado di “liberarsi” del centrocampista francese e del suo corposo ingaggio anche se, ad oggi, un divorzio Juventus-Pogba sembrerebbe fantascienza, non essendoci un’offerta ufficiale da parte dei club sauditi e perché il calciatore vuole riscattarsi in maglia bianconera.
Ma, data la lunga scadenza della sessione estiva ed i convincenti argomenti dei club arabi, pronti ad elargire al francese uno stipendio mostre da oltre 30 milioni di Euro netti all’anno - ma con precise garanzie sullo stato fisico del francese - dovremo attendere le prossime settimane per monitorarne gli sviluppi.
Un Pogba finalmente focalizzato sul fare bene, stavolta per davvero, potrebbe essere un valore aggiunto fondamentale per il nuovo corso bianconero.
Se, invece, Pogba sarà quello visto nella scorsa stagione, allora il francese sarà una pesantissima zavorra, sia dal punto di vista tecnico che economico.
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178