Caro D(j)ario, siamo entrati nel limbo tra fine e inizio stagione
Caro D(j)ario,
siamo ormai entrati in quel limbo della stagione dove i tempi sembrano dilatatissimi e i giorni durano un’eternità. Gli obiettivi stagionali sono stati raggiunti, manca una sola partita alla fine del campionato (dopodomani alle 18.00 contro il Monza) e le motivazioni sono davvero da ricercare con il lumicino, anche perché una vittoria con i Brianzoli potrebbe consentire di arrivare terzi, o di mantenere il 4 posto, o anche ancora di arrivare quinti, dipende tutto da cosa faranno anche Atalanta e Bologna.
A proposito di Atalanta, che bella partita quella di ieri. Tanti complimenti alla Dea e a Gasperini, ma qualcuno se lo ricorda che la settimana scorsa li abbiamo battuti e con pieno merito (e nonostante un arbitraggio da denuncia, se vogliamo proprio dirla tutta)? No perché sembra che ci troviamo di fronte a un colosso inarrivabile, eppure non più tardi di 7 giorni fa la Coppa Italia la abbiamo alzata noi, proprio contro di loro. Ben venga anche per l’Italia, visto che così si apre un posto in più per la partecipazione alle coppe europee, se poi sarà per la Champion o per altro lo deciderà… sempre l’Atalanta
a proposito di Bologna invece, che partita assurda quella di lunedì sera. 70 minuti da vergogna più nera, sotto di 3 gol e in mezzo ai marosi di una partita che non sembrava avere senso, poi in 8 minuti abbiamo fatto 3 gol, cosa riuscita forse olo un’altra volta in tutta la stagione contro il Frosinone (a memoria non ne ricordo altre, anche perché coi pochi gol segnati in assoluto mi viene difficile ricordare altre “goleade”). Chiesa-Milik-Yildiz, ovvero tutto il parco attaccanti a segno in una manciata di secondi, a riprendere la squadra di Motta che da poche ore è in un limbo anche lui: è arrivato il comunicato ufficiale che non sarà più l’allenatore del Bologna per la prossima stagione ma ancora non è arrivata l’ufficialità che siederà sulla panchina della Juve. Curioso il destino che ha messo a calendario proprio questa sfida, proprio a fine stagione, e per fortuna aggiungerei con la qualificazione in Champions già raggiunta da entrambe
Una piccola menzione di onore a Montero, che si è seduto sulla panchina dell’ormai ex Allegri quasi in punta di piedi, quasi timoroso, lui che invece la Juve la respira da oltre 20 anni e che potrebbe avere l’atteggiamento del padrone di casa. La sua esultanza al gol del pari è meravigliosa, è di uno che ci tiene, di uno che la Juve oltre che respirarla la vive nel profondo.
Nel frattempo è partita l’opera di restauro della squadra, a partire dall’allontanamento dello stesso Allegri (era solo settimana scorsa, ma sembra già passato un secolo), al recupero di Fagioli, che lunedì è sceso in campo una mezz'oretta recupero compreso ma tanto gli è bastato per far vedere che i piedi sono ancora decisamente buoni e di conseguenza ricevere la convocazione per l’Europeo da parte di Spalletti. Al centrocampo della Juve è mancato tantissimo nella stagione appena conclusa, allo stesso centrocampo sarà utilissimo l’anno prossimo. Inizia il primo vero anno con Giuntoli alla guida dell’area tecnica, con libertà di manovra sul mercato e un portafoglio un filino più pieno di quello che aveva ad agosto scorso o anche solo a gennaio. Si partirà quanto prima dall’ufficialità dell’allenatore, e a cascata si muoverà il resto della macchina, con alcuni tasselli che potrebbero andare a dama a stretto giro di posta (ogni riferimento a Calafiori è puramente voluto)
Dario
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