Caro D(j)ario, indicazioni e attese dalla settimana in terra tedesca
Caro D(j)ario,
la settimana tedesca porta con sé molte convinzioni e qualche incertezza in più. Oltre a una prima, attesissima (almeno da me, ma so da tantissimi tifosi) amichevole che verrà disputata grosso modo tra 24 ore e che vedrà la Juve affrontare il Norimberga nell’esordio assoluto di mister Motta in panchina. Tanta euforia, tanta curiosità, tanta voglia di Juve, per domani e in assoluto, se è vero come è vero che la campagna abbonamenti è andata meglio dell’anno scorso e che per l’amichevole in famiglia del 6 agosto la Società sta continuando ad aprire settori con la possibilità di un clamoroso “sold out” in un periodo decisamente complicato come quello estivo (sold out tra virgolette ovviamente, essendo la partita ad accesso gratuito, ma che rende l’idea di quanta gente ci sarà: per ora, sicuramente oltre 30.000 persone).
Parto dalle incertezze, che sono inevitabilmente legate al mercato: quanti dei giocatori al momento in rosa, e magari che saranno in campo domani, saranno davvero disponibili il 19/08? e lo saranno ancora al 31/08, giorno di chiusura del mercato? La lista dei partenti è davvero lunghissima: Soulé è a mezzo passo dalla Roma, Huijsen ormai sembra destinato al Bournemuoth, Chiesa e McKennie sono appena arrivati alla Continassa, hanno fatto le visite ma vivono abbastanza da separati in casa, Szczesny, De Sciglio, Rugani, Kostic e Milik si stanno guardando intorno per interessi societari e personali. Poi ci sono quelli dati per partenti ma che stanno provando a convincere Motta, come Miretti e Nicolussi Caviglia, che non si risparmiano e anzi sembra stiano ricevendo parecchi attestati di stima. Certo non possono rimanere tutti, ma non possono neanche partire tutti, perché anche a livello quantitativo la Juve ha bisogno di giocatori date le tante partite che ci aspettano; e anche perché i nomi in entrata al momento non sono moltissimi: detti degli arcinoti Koopmeiners e Todibo, servirà per forza almeno un paio di attaccanti perché solo Vlahovic e Yildiz non possono bastare. Giuntoli ha tutto in mano, sembra avere la barra dritta, è già arrivato il colpo sottotraccia Cabal quindi nulla vieta di aspettarsene altri. D’altronde, lui è maestro in questo.
Le convinzioni invece arrivano dai nuovi metodi di lavoro, di Motta ma anche di Colinet, e dall’ottimo inserimento dei nuovi: Di Gregorio e Thuram stanno impressionando in allenamento, in attesa di vedere all’opera anche Douglas Luiz che però ci informa via social che si sta tenendo decisamente in forma. Arriverà insieme ai brasiliani nei prossimi giorni e si uniranno alla squadra al rientro della Juve dalla Germania (sabato). Non sappiamo ancora molto di moduli, sappiamo però, da una sua intervista, che Cambiaso viene provato principalmente come terzino sinistro e questo fa dedurre che la difesa dovrebbe tornare (lato Juve) o rimanere (lato Motta) a 4, cosa che avvalorerebbe ulteriormente l’acquisto di Cabal. Anche i sorrisi di Vlahovic fanno ben sperare: Allegri gli ha sempre imputato troppo nervosismo durante le partite, chissà che con Motta si possa limare questo lato negativo del suo carattere e vederlo finalmente decisivo come tutti ci aspettiamo sia. “Il talento ha bisogno della squadra” diceva Motta qualche giorno fa, e il riferimento è sembrato più che inevitabile al serbo.
Domani alle 17.00 sarà un momento importante: non il momento della verità, è un’amichevole estiva contro una squadra della serie B tedesca; ma un momento cardine di una nuova stagione, di un nuovo inizio, di un nuovo “anno zero”. Sì, perché non è cambiata solo la guida tecnica. E’ cambiata, e sta cambiando, oltre mezza squadra. Si parte davvero da zero, nella speranza di arrivare il più in fretta possibile a 100!
Dario
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