Caro D(j)ario, che belli i sorrisi di questi primi giorni "di scuola"
Caro D(j)ario,
è tempo di raduno in casa Juve e si sta vedendo un entusiasmo dalle parti della Continassa che non si vedeva davvero da tanto, troppo tempo. Per i giocatori in arrivo al JMedical, sì, ma anche e forse soprattutto per la nuova guida tecnica, quel Thiago Motta a lungo inseguito e finalmente anche ufficializzato ormai un mese fa, che in queste prime ore di Juve sta dispensando sorrisi e sprizzando gioia da tutti i pori. Poi ci sono i nuovi arrivi, da Michele di Gregorio, già soprannominato “uomo Digre” anche dal SSM della Juve, a Kephren Thuram, in visita ieri con tanto di papà, a lustrarsi gli occhi di fronte al centro di allenamento juventino. Lo stesso Lilian è rimasto a bocca aperta, la Juve era già "la Juve" quando ci giocava lui, ma le strutture negli ultimi 20 anni sono state un attimino riaggiornate. Il tutto in attesa di Douglas Luiz, impegnato in Copa America col suo Basile, che nel frattempo è stato anticipato dalla fidanzata, quella Alisha Lehmann che promette di essere un colpo anche per il campo e non solo per i social network, evidentemente arrivata a rinforzare la Juventus Women.
Mancano i tanti nazionali che hanno preso parte alle competizioni con le rispettive rappresentative, anche se qualcuno potrebbe non fare rientro alla base: penso a Rabiot, a McKennie, a Szczesny ovviamente, ma anche a quel Federico Chiesa che prima vuole la Roma, poi no, poi rimane, poi sonda la Premier e insomma è ancora lì che aspetta che qualcuno lo voglia davvero, ma deve essere qualcuno che vuole lui. Troppi capricci non piacciono a nessuno, men che meno a uno come Cristiano Giuntoli che ormai credo che voglia più liberarsene che provare a tenerlo.
Bagno di folla ieri all’arrivo per le visite mediche, bagno di folla stamattina anche dei gruppi del tifo organizzato, che si sono ritrovati davanti al centro di allenamento a incitare la squadra e anche a chiamarla fuori per un saluto. E come non succedeva da tempo, è arrivata anche tutta la dirigenza, con Scanavino, Ferrero ed Elkann in visita e a colloquio con la nuova coppia di ferro Motta - Giuntoli. Tra poco si partirà per il primo mini-tour in Germania nel quartier generale dell’Adidas, e arriveranno anche le prime amichevoli: c’è una voglia matta di vedere già questa nuova Juve in campo. Magari con quel tridente giovane e potenzialmente letale che prevederebbe in campo Yildiz, Soulè e Vlahovic, tutti e tre insieme, tutti a dare il loro contributo e con le rispettive caratteristiche ad accendere le fantasie dei tifosi. Proprio Soulè è uno dei pupilli dei tifosi, uno dei più acclamati ieri, e uno di quelli che Motta vorrebbe proprio tenere per sperimentarlo nel suo nuovo sistema di gioco. Gli hanno già fatto lo scherzetto di vendere Barrenechea, almeno Matias Motta vorrebbe proprio provarlo.
Le porte in questo periodo sono più girevoli che mai: non solo in entrata (occhio all’assalto “finale” a Koopmeiners), ma anche in uscita, con alcuni giocatori che sono già stati messi fuori dal progetto. Non è e non può essere Juve definitiva, ma a mano a mano che i giocatori rientreranno dalle nazionali dovranno inserirsi in meccanismi nuovi che chi c’è già sta già mandando a memoria. Sta per iniziare una stagione lunghissima e importantissima per far tornare il sorriso ai tanti tifosi bianconeri sparsi per l’Italia e per il mondo, e se i sorrisi partono già da dirigenti, allenatore e giocatori, l’effetto specchio non faticherà a manifestarsi.
Dario
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