Caro D(j)ario, se anche i tifosi tornano allo stadio qualcosa di buono c'è
Caro D(j)ario,
nel mezzo della terza settimana di sosta per le nazionali da inizio anno è bello guardarsi un po’ indietro e anche un po’ avanti. Indietro perché il cammino fatto fin qui dalla Juventus è davvero notevole, con 7 punti in più della passata stagione a questo punto dell’anno e una posizione in classifica invidiabile; davanti perché tra 10 giorni esatti c’è quelle che per molti tifosi da una quindicina d’anni a questa parte è la partita per eccellenza: il derby d’Italia contro l’Inter.
Ma facciamo un passo alla volta: lo scorso turno è stato qualcosa di clamoroso, con la Juventus che è riuscita a guadagnare punti su tutte le dirette avversarie per la lotta alle posizioni che contano: +2 su Milan, Atalanta, Roma e Lazio che hanno pareggiato, +3 sul Napoli che ha addirittura perso il suo incontro in casa contro l’Empoli, cosa che è costata anche l’esonero dell’ormai ex tecnico Garcia. Solo la Fiorentina ha vinto, e ovviamente l’Inter, ma in un turno che sembrava non dovesse riservare grandi sorprese ne sono arrivate tante. Per qualche ora siamo di nuovo stati primi, e la cosa clamorosa è che alla fine si è verificato quel che ti scrivevo già settimana scorsa: siamo a tiro dei nerazzurri, abbiamo mantenuto i 2 punti di svantaggio e se, e ripeto SE, dovessimo vincere domenica prossima potremmo tornare in vetta solitaria da tempo immemore non soltanto per 24 ore ma per almeno una settimana intera, mandando peraltro un segnale fortissimo a un campionato dove sembra davvero esserci un unico potenziale padrone (che purtroppo non siamo più noi).
Parleremo tanto prossima settimana del big match, oggi voglio godermi questa classifica e questa squadra che pur non bella ha ricominciato a lottare come una volta unita dall’inizio alla fine della partita, a stringere i denti, a rimanere concentrata e a remare tutta dalla stessa parte. Non segnano gli attaccanti? Ci pensano gli altri: chiedere a Bremer e Rugani, ma anche a Locatelli, a Miretti, a Cambiaso o Gatti; non segniamo su azione? Siamo tornati devastanti sui calci piazzati come non succedeva anche qui da diversi anni, in cui si battevano decine di corner e punizioni in area ma non si segnava mai. Certo, è il voler vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. L’ideale sarebbe (sarà?) che i gol dei centrocampisti e difensori su calcio piazzato si aggiungessero a quelli degli attaccanti su azione manovrata: a quel punto torneremmo ad essere devastanti.
Gli infortuni, pur in nettissimo calo rispetto agli anni passati, non ci aiutano, perché con una rosa già ridotta all’osso da un mercato necessariamente striminzito e ulteriormente depauperata dalle faccende Pogba e Fagioli, va a colpire sempre nelle zone delicate. A centrocampo siamo contati e la frattura alla costa di Locatelli in questo momento, così come l’abbandono della Under21 di Miretti sono preoccupanti non solo per la partita contro l’Inter ma anche per le successive, Danilo non si capisce quando tornerà, Weah non è ancora riuscito a esprimersi al meglio se non per scampoli di partita, Chiesa e Vlahovic combattono forse più contro fantasmi e condizioni fisiche non ottimali che contro infortuni veri e propri. Poi certo, se smettessero di annullare i gol a Kean (3 su 3 per ora…).
In tutto questo, la Società ha davvero deciso di riaprire la campagna abbonamenti per il girone di ritorno, a certificare come i risultati più che le prestazioni siano il vero motore trainante per i tifosi allo stadio. E sì, mettiamoci anche che finalmente si è tornati a vivere le partite a tutto tondo, con il tifo incessante con tamburi, cori e bandiere: lo spettacolo nello spettacolo che si vive solo allo stadio, che negli ultimi anni era mancato davvero tanto. E considerando che la prossima sarà Juve-Inter, non può che essere una grande notizia. Dario
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