Caro D(j)ario, hai programmi per i prossimi tre venerdì?
Caro D(j)ario,
ancora si sta parlando di Juve – Inter di domenica e già dobbiamo guardare alla prossima partita, perché sarà già domani sera, nonostante sia solo venerdì. E non solo domani, in un calendario tra l’anomalo e il paradossale, considerando che la Juve non gioca le Coppe Europee quest’anno, i prossimi 3 venerdì sera consecutivi saranno impegnati con partite qua e là per l’Italia: Monza domani a far visita alla squadra di Palladino, Torino prossima settimana quando ospiteremo il Napoli e Genova tra due quando affronteremo il Grifone. Non ne capisco il senso, ma come diceva il buon Pirandello, “così è, se vi pare”. È talmente anomala questa collocazione oraria che mi trovo per la prima volta a scriverti con la conferenza stampa di Allegri di presentazione della partita che si è già tenuta, con il mister che ha risposto ad alcuni dubbi di formazione e come sempre alle inevitabili domande sul futuro, inevitabili a maggior ragione in un periodo in cui si rincorrono sempre più le voci di un riavvicinamento niente meno che ad Antonio Conte; e sai bene quanto io me ne guarderei.
Questa settimana sono anche uscite le “solite” esternazioni anti Juve, da La Russa a De Laurentiis per citare le più eclatanti, che testimoniano come i bianconeri rimangano la squadra più odiata d’Italia; questa cosa ti dico la verità non mi dispiace così tanto: la voglia di tornare a vincere passa anche da qui, dall’essere nemici di tutti, dal fatto che tutti continuino a temerci nonostante 2 anni di anonimato totale e da un inizio di campionato che al di là delle dichiarazioni di facciata e di comodo sul vantaggio del non avere le coppe per la lotta allo scudetto probabilmente sta stupendo anche buona parte degli addetti ai lavori che non vede l’ora che la Juve capitomboli fragorosamente. La gara di domani in questo senso è da prendere con tutte le mole del caso: ha ricordato Allegri poche ore fa come l’anno scorso contro il Monza abbiamo fatto 0 punti e segnato 0 gol in due partite, forse l’unica formazione contro cui non abbiamo messo a segno neanche una rete nel doppio confronto. Saremo in casa loro, vorranno mantenere l’imbattibilità casalinga, ma noi dobbiamo a tutti i costi riprendere la corsa rallentata domenica con il pareggio contro l’Inter, provando ad approfittare della sfida dei nerazzurri che affronteranno il Napoli al "Maradona". Non siamo riusciti ad andare in testa vincendo lo scontro diretto, potremmo riuscirci se il Napoli vincesse la sua gara domenica; ma questo prevede anche che noi vinciamo la nostra, e dunque attenzione massima e concentrazione totale, per evitare di sottovalutare l’avversario che nel calcio si sa essere peccato mortale. Vero che l’anno scorso la partita di ritorno si giocò a ridosso della penalizzazione di 15 punti, dunque con la testa da tutt’altra parte, ma quella di andata si giocò in tempi non sospetti e perdemmo lo stesso.
La buona notizia è il recupero pare totale di Danilo: il capitano serve e servirà, anche se Rugani non lo ha fatto rimpiangere troppo; e dalla partita di domenica anche il ritrovato affiatamento, come era a inizio campionato, tra Chiesa e Vlahovic. Si sono cercati e trovati, come nell’azione del gol e non solo, ma soprattutto hanno mostrato entrambi la forma e la testa dei tempi migliori. Certo, ripartire da loro due serve come il pane, così come serve la continuità di prestazione di tutta la squadra. Ma credo paradossalmente che la stagione dei bianconeri passi più dalle partite come quella di domani che dai big match come quello di domenica scorsa. Il Monza sarà un bel test per capire cosa vuole fare la Juve da grande, e se davvero vuole stare lì a rompere le scatole all’Inter fino alla fine dell’anno.
Dario
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