Caro D(j)ario, comincia la settimana più calda di questo aprile infuocato
Caro D(j)ario,
comincia oggi la settimana più calda del mese più infuocato dell’anno. Eh sì perché in pochi giorni si deciderà molto della stagione attuale ma anche di quella futura della nostra Juve. Per giunta, ci arriviamo nel momento di forma peggiore, almeno a giudicare dalle ultime due partite contro Inter in Coppa Italia e Lazio in campionato; e mi viene da dire “come sempre”, dato che negli ultimi anni la Juve si è trovata spesso ad affrontare questa parte di stagione sì con molti obiettivi ancora nel mirino, ma con evidenti crepe nella condizione fisica di molti dei suoi interpreti migliori con conseguenti capitomboli roboanti.
Ma andiamo con ordine: tra poche ore si gioca l’andata dei quarti di finale di Europa League contro lo Sporting Club de Portugal, per gli amici Sporting Lisbona, e noi con i portoghesi non abbiamo una gran tradizione favorevole. Non serve andare troppo indietro nel tempo, basta pensare agli ultimi gironi di Champions League contro il Benfica (messo sotto dall’Inter un paio di giorni fa a domicilio), o a quella famosa semifinale di Europa League, con l’aggravante della finale da giocare in casa, sacrificata sull’altare del record (abbastanza velleitario) dei 102 punti in campionato, ancora contro il Benfica. Ma dobbiamo essere più forti degli spauracchi, mettere in campo tutto quello che abbiamo e vincere una gara importantissima nell’ottica del ritorno la prossima settimana. In molti vorrebbero vincere l’Europa League solo per arrivare direttamente in Champions l’anno prossimo, io vorrei vincerla per alzare un trofeo europeo che manca da quell’ormai lontanissimo 1996 (e anzi la Coppa Uefa, l’attuale EL, addirittura dal 1993). Poi vuoi mettere la soddisfazione di vedere Ceferin consegnarcela! Ma… c’è ancora un ma, anzi 5: le potenziali 5 partite ancora da giocare per vincerla: 2 quarti di finale, 2 semifinali, una finale. Non esattamente una passeggiata di salute visti gli avversari reali e potenziali, ma una cosa alla portata della Juve. E bisogna cominciare a costruire questa strada a partire da stasera.
Domenica poi ci sarà Sassuolo – Juve, l’ultima partita con la classifica ancora “in sospeso”. Eh sì, perché mercoledì 19 alle 14.30 si riunirà il Consiglio federale del CONI e di lì a poco sapremo cosa sarà di questi fantomatici 15 punti: conferma della sanzione, restituzione in toto, riformulazione di una nuova pena da considerarsi più congrua (da chi ancora non lo abbiamo capito). L’ottimismo che filtrava fino a qualche giorno fa è un po’ scemato, principalmente per evitare di cantare vittoria troppo presto in caso poi di sentenza negativa, ma da più parti le indicazioni vanno verso la restituzione del “maltolto”. E allora la Juve sarebbe ancora seconda davanti alla Lazio nonostante la sconfitta di sabato, ma soprattutto a +7 dal 5° posto. Quando ti scriverò prossima settimana sapremo già tutto, e saremo di nuovo a poche ore da un altro match fondamentale, ovvero il ritorno della partita che si gioca stasera. E questa è un’altra cosa da considerare: sarebbe davvero molto meglio chiudere il discorso oggi, in casa, con il pubblico tutto a favore, perché il risvolto psicologico post sentenza potrebbe (ri)giocare brutti scherzi a Danilo e compagni, come già successo a gennaio nelle gare con Atalanta e Monza.
Da giovedì praticamente inizierà una terza mini stagione per la Juve, con più consapevolezza e più certezze, nel bene e nel male. Ma questa mini stagione può e deve prendere una bella piega già in questi 3 giorni, tra stasera e domenica, per non avere poi brutte sorprese nel finale. Anche perché il buon Chinè è già tornato alla carica invocando ancora l’articolo 4 anche per il filone stipendi, ma anche questa volta la Società ha prontamente risposto con un comunicato ufficiale dichiarando tutta la buona fede e la trasparenza nelle operazioni effettuate citando tutte le note di bilancio emesse negli ultimi mesi. Vedremo, la partita sarà ancora lunghissima, perché ci sono tanti tavoli su cui giocare. A me però sai che quello che interessa di più è quello coperto d’erba su cui rotola il pallone, pertanto mi preparo a prendere la sciarpa e a correre all’Allianz, a tifare e gridare ancora un volta il mio “FORZA JUVE!”
Dario
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