Caro D(j)ario, che amarezza. Da qui è difficile vedere uno spiraglio di luce

Caro D(j)ario, che amarezza. Da qui è difficile vedere uno spiraglio di luceTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 27 aprile 2023, 17:00Caro D(j)ario...
di Dario Ghiringhelli
fonte Radio Bianconera

Caro D(j)ario,

che amarezza. Qui c’è da mettersi le mani nei capelli perché davvero non sappiamo più cosa pensare noi tifosi davanti a quello che sta facendo vedere la Juve in campo. Non abbiamo fatto in tempo a sorridere amaramente per quei 15 punti che da tutte le parti non vedono l’ora di ricordarci che ci sono stati TEMPORANEAMENTE restituiti che ci sono arrivate due batoste non da poco. Passata l’euforia di giovedì scorso, dove oltre che la sentenza sempre temporaneamente benevola del CONI siamo riusciti pareggiando in Portogallo a passare il turno e qualificarci per le semifinali di Europa League, sono arrivate a stretto giro di posta due sconfitte pesantissime per morale e stagione a tutti gli effetti, contro il Napoli in campionato e contro l’Inter in coppa Italia.

Contro il Napoli lo ritengo più uno schiaffo morale (lo scudetto lo avrebbero vinto comunque), una partita giocata nemmeno troppo male, e di questi tempi è già tanta roba, che avremmo anche vinto se non avessero inventato un nuovo modo di applicare il VAR per annullare il gol a Di Maria per un fallo – non fallo a inizio azione di Milik su Lobotka che tutti, ma davvero tutti gli addetti i lavori hanno poi confermato non solo non essere passibile di revisione, ma addirittura che non fosse nemmeno fallo se non, semmai, al contrario. Poi al 93’ arriva il gol beffa di Raspadori per una partita che non meritavamo di perdere, ma che in compenso ha dato modo a Inter e Milan di avvicinarsi dannatamente a minare il nostro 3° posto (finché dura, che magari nel frattempo te lo sei già dimenticato che i 15 punti sono temporanei e io l’ho già riletto in altri 7 articoli).

Ma molto più grave e in un certo senso pericolosa è la sconfitta di ieri sera: grave perché significa buttare definitivamente una delle due possibilità di alzare un trofeo quest’anno, peraltro la più facile, cestinando la possibilità di giocarci la finale di Coppa Italia a Roma dove verosimilmente ci sarà la Fiorentina; pericolosa perché la Juve ieri sera davvero non ha giocato a calcio. Dopo il solito, ennesimo primo tempo senza senso, dove anche la formazione iniziale senza nemmeno un centravanti di ruolo ha lasciato molto a desiderare, nel secondo tempo purtroppo non è andata meglio e dopo aver subito il gol non siamo mai, e dico mai, riusciti ad impensierire Onana in maniera seria. E’ andata molto, ma molto più vicina l’Inter al 2 gol che noi a quello del pareggio che avrebbe voluto dire almeno tempi supplementari e poi chissà; Allegri dice che in stagioni come queste ne capitano di ogni, e forse in parte è vero. Ma ieri sera ci ha messo molto anche del suo, e va detto nonostante tu sappia che io sono per lo più dalla sua parte; quando vedo cose come quelle di ieri diventa davvero tanto difficile sostenerlo a dispetto dei santi. E’ mancata grinta, voglia di attaccare, di vincere la partita, anche di tirare in porta. Nessuno “spirito Juve” in nessuno dei giocatori, nemmeno quelli più attaccati alla maglia.

Ad Aprile la Juve ha fatto 5 gol in 8 partite, tutti in partite diverse, quindi mai più di 1 a gara, e in 3 non ha segnato per niente. L’unico gol di un attaccante è quello di Kean contro il Verona ormai di quasi un mese fa. Non tiriamo nemmeno in porta, in questo momento vedere uno spiraglio di luce è davvero difficile. Eppure noi tifosi ci speriamo ancora, ci speriamo sempre, perché tanto io lo so che domenica saremo tutti lì, alle 20.45, a tifare per quelle maledette strisce bianconere, ancora una volta, come da recente motto, UNITI.

E’ facile tifare quando si vince, il vero tifoso si vede nelle sconfitte, dicono. E va bene, sarà così, e noi ci siamo. Però che amarezza. Questo, almeno, lasciamelo dire

Dario