Caro D(j)ario, almeno abbiamo salutato la stagione con un (doppio) sorriso

Caro D(j)ario, almeno abbiamo salutato la stagione con un (doppio) sorriso
giovedì 30 maggio 2024, 17:00Caro D(j)ario...
di Dario Ghiringhelli
fonte Radio Bianconera

Caro D(j)ario,

dopo le montagne russe di settimana scorsa, con la rimonta dallo 0-3 al 3-3 contro il Bologna, questo sabato siamo tornati a vivere una partita che dovrebbe essere normale: 2-0 in casa contro il Monza, con molte occasioni create oltre ai due gol (anche una traversa di Fagioli e un incrocio di Chiesa) e pure qualche brivido di troppo sventato alla grande dall’ottimo Pinsoglio, che ha giocato tutto il secondo tempo avendo però un paio di occasioni, una clamorosa, per esaltarsi lui ed esaltare tutto lo Stadium.

Poi c’è stato l’extra-campo: il saluto ad Alex Sandro dopo 9 anni di Juventus, il record di presenze di Nedved uguagliato, 12 trofei alzati e molti capelli fatti strappare ai tifosi bianconeri. Le ultime stagioni, più della metà delle 9 a dirla tutta, non sono state all’altezza delle prime 2-3, con alcuni orrori in finale di Coppa Italia e Supercoppa Italiana contro l’Inter che ancora sono negli incubi di molti di noi, eppure con piacevole sorpresa lo Stadium lo ha salutato con soli applausi come si fa con i grandi campioni. Complice probabilmente anche il suo primo gol stagionale (nonché ultimo in bianconero), al momento della sostituzione che gli ha regalato Montero è arrivata una sincera dimostrazione di affetto da parte dei presenti, un lungo applauso, una standing ovation che ha accompagnato tutto il giro di campo.

Giro di campo fatto anche per celebrare, con la dovuta morigeratezza, anche la Coppa Italia vinta dieci giorni fa contro l’Atalanta, finalmente un trofeo dopo 3 anni, portato giustamente con orgoglio in giro per il campo soprattutto dai tanti giovani che ancora non ne avevano sollevato nemmeno uno, non solo con la Juve ma in assoluto in carriera.

E così intorno alle 20.30 di sabato sera si è chiusa una stagione (nuovamente) travagliata, anche se per motivi differenti dalla precedente, e ci si è buttati a programmare la nuova: da giorni si rincorrono le voci su Thiago Motta (ormai più per il “quando” che per il “se”), si vocifera di un accordo già raggiunto per Di Gregorio, di un buon viatico per Calafiori, e via di seguito. Ci aspettano 3 mesi di mercato, con un Europeo in mezzo, potenziali rinnovi (Rabiot? Chiesa?) e qualche partenza necessaria per fare cassa. Mi piace della nuova linea che si torna a ragionare molto su giocatori italiani, ma con il giusto mix di stranieri. E’ tornato di moda il nome di Kephren Thuram, che se facesse come il fratello in nerazzurro sarebbe tanta roba; si ragiona su Koopmeiners, che però costa davvero troppo: cifre intorno ai 70 milioni, per un giocatore solo, a oggi per la Juve sono inavvicinabili dato che oltre che rinforzarla nella qualità va rimpolpata nella quantità per sostenere in maniera accettabile campionato, Champions, Super Coppa, Coppa Italia e a fine anno anche Mondiale per Club.

C’è un altro giocatore, che è italiano e non costa niente, che potrebbe essere un primo grande nuovo acquisto, e risponde al nome di Nicolò Fagioli. Sono bastati pochi scampoli e Bologna e quasi una partita intera contro il Monza per riapprezzare le qualità tecniche del ragazzo, che è mancato davvero tanto al centrocampo della Juventus di quest’anno. Giovane, italiano, forte e… pure gratis. Purtroppo non ce ne saranno tanti “acquisti” così.

Dario