Danilo: un capitano brasiliano, vero uomo-simbolo Juventus
Il suo arrivo alla Juventus era passato un po’ in sordina, complice il nocciolo dell’operazione con il City. L’amatissimo, dal popolo bianconero, Cancelo a Manchester, Danilo a Torino, quasi il destro naturale brasileiro fosse una soluzione di seconda fascia e non una manovra principale sullo scacchiere bianconero. Poi l’ingresso contro il Napoli, il suo gol dopo ventotto secondi, un debutto fortunato che lo ha reso, piano piano e di volta in volta, un uomo centrale nei meccanismi Juventus. Fino a diventare un punto di riferimento in campo e fuori, un leader dello spogliatoio e una pedina praticamente irrinunciabile per gli allenatori succedutisi negli anni. Un brasiliano atipico, nessun svolazzo, zero saudade, pochi proclami, molta concentrazione e grande concretezza che lo ha reso, negli anni, un calciatore a tutto tondo, capace di donare un contributo fondamentale durante le ultime stagioni, con un occhiello di statura elevata mostrato nella scorsa travagliatissima annata, per gli arcinoti fattori extracampo.
Danilo ha deciso di prolungare il suo contratto, senza sapere cosa sarebbe accaduto alla Juve, (con una parte di stampa che disegnava panorami funerei allegando una fantomatica retrocessione in B), divenendo vero uomo simbolo in bianconero e reale punto fermo per squadra, tifosi e ambiente tutto. Il ragazzo ha dimostrato di aver tutte le qualità per essere leader ed esempio in campo: voglia di migliorare, carisma, raziocinio, energia e capacità di mettersi a disposizione di compagni, gruppo e allenatore, insomma una vera figura da Juve che pare aver recepito le stimmate di Madama sin da bambino. Da poche settimane ha spento 32 candeline sulla torta della sua vita, forte di integrità morale e fisica, da sempre, armi affilate, per crearsi una carriera lucente. Danilo non si è mai risparmiato: costantemente intenso e capace di gettarsi a capofitto nelle situazioni più intricate e difficoltose, pur di sorreggere, sostenere ed elevare il vessillo bianconero, squadra con cui intende arrivare sino a fine carriera.
Una sorta di gratitudine al club che lo ha consacrato, sino in fondo, per le sue peculiarità tecniche e caratteriali. Danilo Luiz da Silva l’indomito, lui capitano della sua Juve e dei tifosi zebrati che ne hanno riconosciuto e apprezzato, orgoglio, prestazioni, carattere e attaccamento alla maglia. La Vecchia Signora può contare su un combattente nato, ultimo a mollare e capace di metterci la faccia sempre, nella buona e specialmente nella cattiva sorte. Da vero capitano.
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