Vittoria importante nel derby senza brillare. Chiesa e Vlahovic in Nazionale è un rischio. Si rescinda con Pogba.

Questa è una rubrica che parla di calcio. Ma in certi casi (e questo è uno di quelli) non si può soprassedere su un fatto cruento come l'azione terroristica degli estremisti di Hamas, che in un solo giorno hanno lanciato 5000 missili su Israele. Hanno invaso i territori che lambiscono la striscia di Gaza, hanno ucciso, picchiato, stuprato, rapito, inclusi i bambini. Con una motivazione che ha del surreale: la supposta “profanazione” di una moschea a Gerusalemme. Il fanatismo religioso è la miccia che ha fatto divampare, storicamente, le guerre più cruente. Quanto successo in Israele, con centinaia di morti, migliaia di feriti, l'inevitabile ritorsione israeliana a Gaza, è comunque cosa relativa, rispetto alla posta in gioco. Che è altissima. Dietro all'attacco di Hamas ci sono - secondo gli analisti – i missili dei preti di Theeran. Una teocrazia che predica la distruzione di Israele.
Tel Aviv ha sempre negato di possedere armi nucleari. Ma probabilmente ne possiede.
E quando non lotti più per difenderti, ma per la sopravvivenza, il pericolo è che la situazione sfugga di mano. L'Iran sta completando il suo programma nucleare. A Theeran affermano “per scopi civili“. Ma Israele è consapevole che un reattore può facilmente essere riconvertito per armare una testata nucleare.
L'auspicio è che una soluzione si possa trovare. Che paesi “canaglia“ come l'Iran riconoscano Israele. Che Israele si senta finalmente sicura entro i suoi confini e quindi disponibile alla creazione di uno Stato Palestinese, sempre ipotizzato e mai realizzato.
Con la consapevolezza che il mondo è seduto su un barile di dinamite. Ha scritto splendidamente Paolo Mieli sul “Corriere della Sera: “Tra il 1938 e il 1939 andò esattamente come ha detto il presidente della Repubblica: l'Europa non si accorse dell'intima connessione tra fatti gravissimi, in apparenza slegati l'uno dall'altro. E cedette, cedette, cedette, finché si trovò di fronte all'inferno.“
Con questi chiari di luna, scrivere di calcio sembra infantile. Ma la Juventus ha vinto il derby. Senza incantare, all'interno di una gara senza squilli. Si è riscattato Gatti, crocifisso per una fesseria con il Sassuolo.

Ha fatto il suo Milik ed è una conferma. Al pari di altri elementi: Danilo su tutti. Kean (indemoniato) si è visto negare un eurogol dal Var: all'Ovest niente di nuovo. Var e arbitri ne hanno combinate di islamiche su tutti i campi. A Genova convalidando un gol a Pulisic che a De Ligt sarebbe stato annullato. A Milano l'arbitro (in ottima posizione) sorvola sulla trattenuta di Lautaro nella sua area prima che il Var lo inchiodi alle proprie responsabilità. A Torino ci mettono cinque minuti - cinque prima che Massa (che aveva annullato il gol di Gatti) si ricreda dopo lungo stazionamento al Var.
Marelli (la Cassazione di Dazn) si è accapigliato con il presidente del Genoa per via di quel “mani“ non sanzionato a Pulisic. Al Milan sta andando bene. Ma arriveranno vacche magre anche per Pioli. Il problema non è l'episodio. Il problema è l'inadeguatezza della classe arbitrale. E l'uso che fa della tecnologia a targhe alterne. Con un regolamento criptico, concepito per innescare dubbi.
Dice che Chiesa e Vlahovic (infortunati) forse giocheranno con le proprie nazionali. Argomento foriero di polemiche prossime venture se nelle proprie nazionali gli acciacchi dei giocatori si dovessero aggravare.
Ultima: secondo Eurosport, la Juventus avrebbe sondato il Manchester United per Sancho. Che in Premier non gioca essendo entrato in collisione con il proprio allenatore. Domandona: uno come Sancho (fortissimo, peraltro) quanto durerebbe con Allegri che nel suo 3-5-2 lo impiegherebbe da terzino?
Ultimissima: Pogba non ha assunto testosterone, ma un'altra schifezza, comunque proibita da almeno una decina d'anni. La Juve rescinda il contratto di Pogba. Che da quando è tornato a Torino ha combinato solo guai. Madama risparmierebbe oltre 30 milioni e il passivo di bilancio scenderebbe sotto ai 100 milioni (oggi a 123). Meglio essere realisti. Il calcio, Paul Pogba se l'è “giocato“. Per colpa sua.