Per ora il mercato di Giuntoli è stato normale, aspettiamo e vediamo se sarà così bravo
Spiegava Aristotele che “la speranza è un sogno fatto da svegli”. A forza di tirare la corda, alla fine la vera natura della Juventus, il 19 agosto, si è svelata. Giuntoli non è così bravo come quotidianamente spiegano i media? Lo vedremo. Per ora ha dimostrato di essere normale. Ha venduto giovani di talento a prezzi irrisori, roba che anche il sottoscritto avrebbe potuto facilmente fare. Ha comprato spendendo il giusto (ma anche più del giusto) quel poco che ha comprato, ma non è riuscito a vendere gli “esuberi”, brutta parola per indicare giocatori che alla Juventus hanno fallito. Per una ragione o per un'altra, hanno fallito. Nel museo degli orrori brilla Arthur, che nessuno vuole causa uno stipendio assurdo accordatogli da Paratici quando la Juventus folleggiava. Plusvalenze o meno, Arthur ha uno stipendio da nababbo. Non è così bravo da poter essere utilizzato dalla Juventus, ma “carta canta”, e quindi piazzarlo sarà un problema. Anzi, sarà il “problema dei problemi”.
Chiesa non è un rebus. Non si doveva arrivare a scadenza di contratto con un Chiesa che ha il coltello dalla parte del manico. Puoi anche trovare una società che spenda 15 (folleggiamo persino 20) milioni per Chiesa, ma nessuno accorderà a Chiesa lo stipendio che Chiesa pretende. Ramadani è un vecchio squalo che, da procuratore, ne ha fatte di ogni colore. Il piano è evidente: Chiesa tenga duro fino a febbraio. Poi arriverà Marotta con una bella proposta per Chiesa e Ramadani. E allora si cercherà di forzare la mano alla Juventus, inducendola ad accettare poche briciole, giusto per non tenere un giocatore in panchina fino a giugno e poi perderlo a zero. Ci sono anche altri esuberi, ma sono di poco conto (si fa per dire).
E poi ci sono le “entrate”. Uno vede come si è mossa l'Atalanta e si chiede: possibile non fosse realizzabile un piano acquisti-cessioni del genere? Uno si chiede: ma davvero non esiste vita oltre Koopmeiners? Non ci sono giocatori equivalenti quanto a valore? E ancora: ma piace a Torino essere frustati per subire le angherie di Rocco Commisso? Già profumatamente pagato in passato e ora ancora sul punto (un'ora prima della fine del mercato, ormai è evidente la strategia del paisà) di incassare un forziere? Nico è davvero il “meglio” selezionabile?
Poi c'è Kalulu. E qui sarò senza peli sulla lingua: se Kalulu verrà messo sotto contratto, io andrò all'Allianz con un cartello a protestare contro Giuntoli. Kalulu ha tutti i diritti di tergiversare, benché sia la terza scelta del Milan e benché nell'ultima stagione, causa infortuni, abbia disputato solo 9 gare. Ha il diritto di “ponzare” sulla destinazione Juve. Ma Giuntoli questo diritto non ce l'ha. Primo, perché è il direttore tecnico della Juventus, non del Trebaseleghe. Secondo, perché uno estremamente più forte di Kalulu ce l'aveva in casa: Huijsen. Venduto, pare, perché aveva chiesto garanzie sul suo impiego. Ma come osi, ragazzino. E ora Kalulu cosa sta chiedendo? La stessa cosa. Vuole essere comprato, non valutato in prestito. Siamo alla follia. Siamo a Magritte, siamo a Kafka. Questa è oggi la Juventus: una tela surrealista. Dite di no? Beh, stasera si gioca. Date un'occhiata alla panchina della Juventus fatta di ragazzini, dove si spera che Weah (pensa te) possa diventare l'hombre del partido. Se si dovesse fermare Dusan, dentro Mancini, giovane di belle speranze e con movenze alla Van Basten. Ha segnato un gol nell'amichevole della Next Gen. Ma tanto per capirci, non è Del Piero e neppure Nanu Galderisi.
La maglia di Del Piero è stata affidata a Yildiz. Per alcuni un azzardo: quella è stata la maglia di Ferrari, di John Hansen, di Omar Sivori, di Cinesinho, di Platini, di Baggio, di Del Piero, di Tevez, di Dybala. Per carità, fu anche la maglia di un onesto giocatore come Magrin. Toccherà a Yildiz far capire se quella maglia (che certamente è una responsabilità) gli si addica. Dipende da lui. Toccherà a lui far vedere che quel gol incredibile contro il Frosinone non è stato un caso. Rammento un grande talento: Vinicio Verza. Fece un gol contro la Fiorentina ancora più incredibile di quello di Yildiz, roba da Omar Sivori. Ma restò Verza. Come Giovannino Sacco, che Renato Morino glorificò come uno che “fa con i piedi cose che gli Harlem Globe Trotters fanno con le mani”, che non diventò mai il Rivera che ci si aspettava diventasse. Eppure Sacco era incredibile. Credete a uno che lo ha visto da vicino.
Motta ha spiegato che per lui conta il merito. Ottimo. Mi rammenta sempre di più Heriberto Herrera. Ma neppure lui potrà cavare “sangue dal muro”. Tocca a Giuntoli darsi una mossa. Anche se ormai è chiaro il piano delle avversarie: mettere mille bastoni e pietre sulla strada della Juventus. Per questo motivo, Giuntoli non dovrebbe fare affari con le italiane. Non dovrebbe dare loro contanti e giocatori. La Juventus era sola: ora lo è di più. Il terrore sta correndo sul filo: che la Juve possa tornare quella dell'era Agnelli Andrea. Difficile, anzi impossibile. Lo ha dimostrato la mancata sponsorizzazione da parte di Ita. Ma era prevedibile. Mai l'Avvocato, qualsiasi fosse il governo in carica, si mise contro Palazzo Chigi. Oggi i giornali del gruppo Gedi (proprietà John Elkann) sparano ogni giorno anche sul colore delle pantofole da bagno di Giorgia Meloni, che oltre che presidente del Consiglio è pure tifosa romanista. La si può criticare se ha (magari, chi lo sa) espresso la sua opinione in negativo sulla sponsorizzazione della compagnia aerea italiana (che poi più che italiana è ormai tedesca)? Certe cose non dovrebbero pesare. Ma sappiamo che pesano. La politica, come disse un esponente socialista, è “sangue e merda”. E la Juventus ne sta verificando l'esattezza. Tanto per cambiare, con i soliti arbitri senza vergogna.
Era valido il gol di Thuram a Genova? Sì, forse, non si sa, non hanno il video, hanno solo il frame, non tutto, solo una parte. Solita storia. Capita sempre a qualcuno. E a qualcun altro capita mandino l'arbitro (Marcenaro) che ne fece di immonde in un Juve-Salernitana passata alla storia. Rocchi, ma perché? Per dimostrare cosa? Per provocare? Per cosa altro?
Juventus – Como potrà anche finire con una vittoria di Motta. Difficile, per come sono andate le cose a Genova, al Meazza e a Parma. Non ci sono squadre materasso. E un Como ambizioso potrebbe tentare di fare il colpaccio a Torino. Ma anche se la Juventus dovesse trionfare, le considerazioni fatte finora resterebbero in piedi. La Juventus che, come ha spiegato Vlahovic, “deve andare passo passo”, è una Juventus che terrorizza. Vorrei vedere il progetto. Vorrei capire come realizzarlo, se uno ce n'è. Vorrei capire quali sono gli obiettivi. Quelli “veri”, non quelli sognati. E vorrei capire una volta per tutte: la Juventus è destinata a continuare a convivere con la precarietà, o c'è un progetto solido che la possa tirare fuori dalle secche nelle quali (anche per sue colpe) è finita?
Ultima considerazione: procure, procura federale, ci siete o ci fate? Perché a me pare che ci stiate “facendo”. Alla grande.
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