Juve insipida rispetto a quella vista in Champions. Male Vlahovic, che fine ha fatto Luiz?

Juve insipida rispetto a quella vista in Champions. Male Vlahovic, che fine ha fatto Luiz?TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 23 settembre 2024, 16:38Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

Prima di tutto, una considerazione verso i tifosi napoletani che, durante il minuto di silenzio in Juve – Napoli, dedicato a Salvatore Schillaci, hanno gridato: “Siete monnezza, Juve mer**a”. Senza perifrasi: uno schifo.

Poi gli arbitri: 5 giornate e in quattro la Juve ha di che lagnarsi. Open Var? Nessun caso relativo alla Juventus è stato esaminato. E la libera informazione? In Juventus – Napoli segnala, la libera informazione, il “grave errore di Doveri”, che non fischia una sacrosanta punizione a due in area del Napoli per retropassaggio volontario (il Var in questo caso non può intervenire). Ma poi, in pagella, Doveri merita un sei. L’esperto Doveri sorvola su un fallaccio di Politano su Bremer in apertura: non dico rosso, ma neppure il giallo estrae. Poi l’episodio descritto. La Juventus non vuole favoritismi, vuole solo il giusto. E quella punizione a due in area (che nessun arbitro italiano ormai sanziona per non avere rogne) viene decretata dentro l’area piccola, definendo una possibile occasione da gol. Le partite difficili, giocate con pochi tiri in porta, come Juventus – Napoli, si possono vincere anche così. Doveri è un arbitro. Un arbitro non deve interpretare il regolamento, lo deve applicare. Ma anche Doveri, come altri (al cospetto della Juve) prima di lui, “non se l’è sentita”.

Guida ora il Torino di Vanoli, solitario in classifica. Alle sue spalle, il Napoli di Conte, a pari punti con l’Udinese pur sconfitta a Roma. Poi la Juventus e l’Empoli. Solo sesta l’Inter, appaiata dal Milan, che vince finalmente un derby con una vittoria che fa salvare la panca a Fonseca. Morale: calcio in assestamento. Ogni pronostico viene smentito. I soloni non ne stanno azzeccando una. Ci vuole pazienza. E quello che è vero oggi, domani non vale più.

Juve insipida. Dopo la Champion's, passi indietro. Terzo pareggio di fila senza reti. Imbattuta la porta di Di Gregorio in campionato, per bravura (della difesa e del portiere): altrimenti sarebbero stati guai. Conte, a Torino, ha tirato a pareggiare. Ma la Juve ha fatto poco, poco coraggiosa. A primeggiare sono sempre quelli della scorsa stagione: Bremer, Cambiaso, Locatelli, McKennie, Yildiz. Non Vlahovic, che sta vivendo un brutto momento. E nel difficile momento del serbo, anche centrocampisti ed esterni hanno responsabilità. Dei nuovi, oltre a Di Gregorio, bene Kalulu. Non Nico, estemporaneo. Non Koopmeiners, velleitario. Di Douglas Luiz (al pari di Danilo) si sono perse le tracce. E magari Motta, prima o dopo, fornirà una spiegazione sul perché mister 50 milioni resti seduto in panchina. Io reputo vada risolto un equivoco: dietro alla punta, Yildiz rende più di Koopmeiners. Ha più fantasia. E allora Koopmeiners forse dovrebbe fare il centrocampista, magari mettendolo davanti alla difesa, sua posizione originaria prima di arrivare all’Atalanta, liberando a mezz'ala Locatelli. Tornerà Conceição e alla causa si renderà certamente utile Thuram. Ma Milik, il puntero di riserva, tornerà (forse) dall’infortunio a novembre. Per ora il ruolo è scoperto, a meno che Motta non peschi dalla Next Gen.

Forse la Juventus è più una squadra da Champion's che da campionato. Presto per dirlo. Ma quello che è certo è che, d'ora in avanti, la Juventus troverà squadre che si chiudono molto più di quanto non facessero con la Juve di Allegri. Motta, almeno un risultato, lo ha ottenuto: gli avversari temono la Juventus come da tempo non accadeva. Ergo, tutte le gare saranno complicate.

Ultima cosa: se in questo scampolo di stagione la Juventus può lagnarsi per gli arbitraggi, temo che nel prosieguo potrebbe gridare di rabbia. Il trend sembra assodato. Come spiegava Agatha: un indizio è solo un indizio, due sono due indizi, tre prefigurano una prova. Che potrebbe arrivare presto, magari in un giorno del prossimo ottobre. Non mi stupirei.