Il Var continua ad essere soggetto ad interpretazione e mai contro l'Inter. Lasciamo lavorare Allegri con serenità

Il Var continua ad essere soggetto ad interpretazione e mai contro l'Inter. Lasciamo lavorare Allegri con serenità TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 12 febbraio 2024, 00:11Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

Inutile agitarsi. Vincerà l'Inter. E non solo perché è la più forte. La mia affermazione non sottintende un "complotto" o vicende oscure. Fa comodo a tutti che l'Inter arrivi alla sua seconda stella. Anche se ci sarebbe da discutere sulla contabilità prossima ventura. La vittoria dell'Inter fa comodo a tanti, in una stagione nella quale la superiorità della squadra di Inzaghi è indiscutibile. La "deriva" arbitrale, francamente non convince. Non eccepisco sulla validità del gol convalidato ad Acerbi in Roma-Inter. Graziano Cesari, uno del quale personalmente mi fido, è stato essenziale nello spiegare per quale motivo la rete sia stata considerata regolare. Non è questo il punto. Il punto è che in passato, situazioni simili sono state (per altre squadre e altri match) penalizzate. Solito discorso sulla discrezionalità delle interpretazioni: degli arbitri e dei varisti. Ma neppure questo è il punto. Il punto è che appare statisticamente sorprendente che mai una decisione sia andata finora, in questa stagione, a scapito dell'Inter. Una violenza al calcolo delle probabilità. Per carità: è già accaduto. Dal 29 marzo 1964 al 19 marzo 1967 l'Inter di Helenio Herrera, non subì un calcio di rigore. Lo ripeto: non sto mettendo in dubbio i meriti dell'Inter e la sua sacrosanta posizione di capo-classifica. Imbrogli? No. Ma quello che sta accadendo è paragonabile allo zero che per sette volte di fila (mi pare: ormai ho perso il conto) esce alla roulette. Beppe Marotta, plenipotenziario dell'Inter si è detto disponibile ad accogliere con voto favorevole le riforme che Gabriele Gravina, presenterà al congresso di marzo. Tra queste (oltre alla riduzione del numero delle partecipanti alla serie A) anche un assoluto rigore nei controlli in relazione al patrimonio netto dei club. Bene? Certamente.

Ma va rammentato che quello dell'Inter (bilancio del 2023) è di 160 milioni di euro. Cifra modesta rispetto al "buco" (vicino al miliardo di passivo) che presenta la contabilità interista. Quando Aurelio De Laurentiis denuncia che "certi club, con debiti enormi, non avrebbero dovuto essere iscritti al campionato" si riferisce all'Inter. Magari la disponibilità di Marotta, potrebbe coincidere con la volontà di Zhang di cedere la proprietà del club. Magari in coincidenza della scadenza (a maggio) del prestito (350 milioni di euro) ricevuto dal fondo statunitense Oaktree. Una vittoria dell'Inter sta bene anche alla Juventus: perché se mai per qualche mirabolante congiunzione astrale Madama dovesse vincere il titolo, sarebbe nei guai per la successiva stagione, visto che da una squadra vittoriosa i tifosi pretenderebbero programmi ambiziosi. Mentre da una squadra qualificata per la Champion's ma con evidenti limiti, potrebbero accettare la "mission" che la Juve si è data: partecipare, valorizzare i giovani, abbassare il monte ingaggi, ringiovanire la rosa, vendere per sanare il buco di bilancio. Una vittoria dell'Inter farebbe stappare champagne al presidente della Fifa Infantino (tifoso dichiarato). E farebbe gongolare Ceferin presidente Uefa in carica fino al 2027 che nell'Inter (dichiaratamente ostile alla Superlega) troverà sempre un fedele alleato. Tralascio l'umanità varia che tifa Inter: tra questa umanità c'è anche mia figlia. "Traviata" fin dalle medie da una compagna di classe. Diventata la sua migliore amica. E per me, una seconda figlia. Quindi, cosa volete che scriva su Juventus-Udinese? Niente di interessante. Guarderò con attenzione questo Samardzic che in certe movenze a me rammenta Evaristo Beccalossi. Il titolo solo l'Inter potrebbe buttarlo. Ma non accadrà: neppure se la forma dovesse calare. Neppure se il "vento" (come racconta una celebre canzone) dovesse fare il "suo giro". La mia sensazione è che dovendo scegliere tra le due competizioni l'Inter abbandonerebbe la Champion's per concentrarsi sul campionato. Quindi? Quindi lasciamo lavorare Allegri. Augurandoci che non piova ulteriormente sul bagnato. Ci mancavano solo un azionista di maggioranza e un presidente "indagati" per ragioni fiscali. "La Juventus non c'entra nella vicenda della eredità Agnelli" ha precisato una solerte cronista televisiva. Esticazzi: grazie, collega, per la precisazione.