Chi è primo lo è con merito ma è stato anche avvantaggiato e nessuno lo può negare

Chi è primo lo è con merito ma è stato anche avvantaggiato e nessuno lo può negareTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 15 gennaio 2024, 00:05Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

Stanno distruggendo il calcio. Mai visto un orrore paragonabile a quello veicolato, grazie ad un protocollo infame. Chiedi un corner? Ti regalano un rigore. Lo "pescano" con certosina solerzia: gaudenti per averlo "pescato". Il fallo di mano è involontario? Fa niente: per "loro" è rigore. Perché nella "loro" orwelliana idea di calcio, tu non dovresti saltare attraverso l'unica spinta che la natura ti concede, vale a dire spingendo le braccia verso l'alto. Loro immaginano dovrebbero essere dei razzi posti nel culo "a spingere" i calciatori verso l'alto: con braccia rigorosamente attaccate al corpo. Un "ex" che li ha frequentati e che gode di stima, commentando un altro rigore in una certa partita ha detto: "Se quello è rigore, allora io alzo le braccia".

Lo schifo assoluto si chiama "fuorigioco semiautomatico". Un centimetro in più e ti annullano un gol. Quale vantaggio avrai mai preso per essere stato un centimetro "oltre" la linea immaginaria tracciata dalla macchina? Nessuno. Eppure invalidano. Pretendendo di essere "il futuro".

Spiegano i ruffiani della tecnologia che "indietro non si torna". La cosa sarebbe accettabile, se ci fosse una "perequazione" nelle valutazioni. Invece, una simmetria di giudizio, non esiste. Rivendicano (con sacrosanta ragione) di non venire "brutalizzati" dagli addetti ai lavori. Ma vanno capiti anche gli addetti ai lavori che non ne possono più della idolatria verso la macchina. Siano "decenti" nel loro operato. Perché tali non appaiono. Siano prudenti nel prendere decisioni: spesso risultano imprudenti. Siano autorevoli nelle valutazioni: sovente sembrano dilettanti allo sbaraglio. Se non riescono ad esserlo, vengano mutate le regole. Si accetti non siano solo loro, insindacabilmente, gli attori in commedia. Si accettino le "chiamate" da parte di allenatori e giocatori in campo. Il protagonismo danneggia e li danneggia. Oggi sembrano il tribunale dell'Inquisizione. Ti spiegano di avere fatto "solo" otto errori nel corso (finora) della stagione. Cosa, statisticamente, ridicola. E falsa.

Chi è primo lo è con merito. Non ho riserve a scriverlo. Ma è stato avvantaggiato da qualche calcio nel sedere. Nessuno lo può negare. Domani, magari, i vantaggi toccheranno ad altri. Per ora le classifiche, per le varie "specialità", privilegiano i primi. La cosa bizzarra è che nelle medesime specialità, i "secondi", risultano "sesti". O addirittura ultimi.

Dateci un torneo privo di scompensi. E non parlo delle posizioni di vertice. Parlo delle posizioni per non retrocedere. Dove gli errori, se possibile, sono addirittura superiori, rispetto a quelli che si verificano ai piani alti della classifica. Andrebbe ricordato a "lor-signori" che quello che "giudicano" è un business. Dove chi fallisce, finisce all'inferno. Il "loro" è l'unico "tribunale" del mondo dove a giudicare non sono né i giudici, né i giurati. Supplisce una macchina. "Indietro" si deve tornare: cambiando. Alla svelta.