Adesso la "lepre" è la Juventus, ma voi continuate pure a sottovalutarla...
La parola chiave è "INERZIA".
Ora sembra tutta dalla parte della Juventus. Prima in classifica, sia pure con una gara in più rispetto all'Inter impegnata in Arabia in Supercoppa contro il Napoli. Però non accadeva dall'agosto del 2020, scudetto di Sarri che la Juve guidasse la classifica. Presto per parlare di “fuga“, ma ora la lepre è la Juve. O se preferite ancora ricamare sul “nulla“, il “ladro“ porta la maglia bianconera inseguito dalla beneamata “guardia“. Io resto con i piedi per terra: Reputo ancora l'Inter più attrezzata della Juventus per la vittoria finale. Ma ora la Juventus ha ritrovato Vlahovic: doppietta a Lecce e 11 reti in campionato. Meglio della scorsa stagione e siamo solo a metà campionato. Poi c'è Bremer che difende come uno spartano di Leonida e fa i gol che facevano Chiellini, Bonucci e Benatia. Poi c'è il polacco versione saracinesca. Poi c'è il texano; uomo chiave del centrocampo. E poi c'è il bambino turco che fa cose sublimi anche quando non va in gol. Infine c'è il gruppo, la squadra, con sulla tolda il capitano Max. Lo vedo anche io che l'Inter gioca davvero bene. Che ha giocatori di grande qualità e una rosa migliore rispetto a quella della Juventus. Ma ora deve remare per ritrovare la prima posizione. E il primo problema è che, oggi, Madama sembra i “fratelloni Abbagnale“, quelli che facevano sgolare Giampiero Galeazzi. Il secondo problema, per l'Inter è che a breve avrà anche la Champion's dove cercherà per il suo prestigio e quello del calcio nazionale di ben figurare già contro l'Atletico di Simeone. Ma la Champion's prosciuga: fisicamente e mentalmente. La Juventus gioca una volta alla settimana. E questo potrebbe essere un vantaggio. Che la Dea conservi la salute a tutti e poi sarà il campo a dare il suo verdetto. E' arrivato intanto Djallò: e io reputo sarà l'unico rinforzo a gennaio. Ora, una preghiera a chi pronostica “con certezza“ la vittoria finale dell'Inter: continuate a farlo, Io per la gara del Meazza ho solo speranze. Ma voi continuare a banalizzare la stagione della Juventus. Le vostra “diminutio“ è benzina nelle gambe dei giocatori di Allegri. Storcevate il naso per “il corto muso“. Lo ammetto: etiam ego. Lo storcete anche per la Juve che segna a raffica? Magari stupirò, ma a mio parere sarebbe ingiusto che il Napoli fosse penalizzato per il caso Osimhen a campionato in corso. Ammesso che la Procura Federale si riveli spietata (e parziale) come lo fu con la Juventus. Lo scudetto del Napoli non può essere in alcun modo in pericolo: lo ha ampiamente meritato sul campo. Giocando un calcio stellare, la scorsa stagione. Resta il fatto che la Procura di Roma (dalla quale non è uscita ad indagine in corso un solo sospiro) si è comportata seriamente rispetto a quella di Torino: un colabrodo che per mesi ha “foraggiato“ carta stampata e televisioni. Ma la Procura di Torino è celebre per “campare“ sulle inchieste che riguardano la Juventus. Forse perché tutti quei magistrati, fanno il tifo per club che non hanno la maglia bianconera. Ci sono le prove. Solita scena disgustosa ad Udine con Maignan fatto oggetto di cori e grugniti razzisti. Accade sui campi (è successo anche a Torino, come si rammenterà) dove il confine tra idiozia e razzismo è labile. Considerato che i razzisti, tali sono solo verso i giocatori delle squadre avversarie. Ha fatto bene l'arbitro a fermare il gioco. Ha fatto bene Maignan a rifiutarsi di continuare a giocare. Ha fatto bene a scrivere quello che, successivamente, ha scritto. Ma un circoscritto numero di avvinazzati (razzisti) non fa di Udine una città razzista e dell'Udinese un club razzista. Piacerebbe che l'udito dei “quarti uomini" fosse sempre eccellente: come a Torino e a Udine. Perché qualche volta si sono presentati al lavoro con troppo cerume nelle trombe di Eustachio, per poterlo svolgere con professionalità...
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178