Il piccone di Giuntoli che costruisce. Il piccone di Gravina che distrugge tutto!

Il piccone di Giuntoli che costruisce. Il piccone di Gravina che distrugge tutto!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 2 luglio 2024, 15:40Editoriale
di Alessandro Santarelli

Mentre la nazionale affonda, la Juventus si ricostruisce. Mentre Gravina resta ovviamente al suo posto, e anzi anticipa le prossime elezioni a novembre in modo da evitare candidature di un certo livello, Giuntoli prende a picconate la squadra dello scorso anno e modella la sua creatura per affidare a Motta una rosa nuova, con maggior qualità, e sotto certi punti di vista già pronta. Pronta per tornare ad essere competitivi, pronta per provare a lottare per il traguardo massimo in Italia, pronta per gettare le basi e aprire, possibilmente, un ciclo duraturo.

Tutto il contrario di quello che accade in Federazione, dove assumersi le responsabilità sembra vietato, e dove il mettere la testa sotto la sabbia è ormai la parola d’ordine. Punire la Juventus, costretta a comunicati tecnici e sibillini  per spiegare l’operazione Douglas Luiz, era l’unica cosa che contava, agire in fretta anche con il rischio di punire chi colpe non aveva, l’unico mantra che ha guidato i vertici. Cosi ci è stato spiegato poco più di un anno fa, e allora ecco che il fallimento tecnico della Nazionale, superata la delusione, ha prodotto qualche senso di rivalsa in più di un tifoso della Juventus. Perché dobbiamo uscire dall’ipocrisia e dal detto/ non detto. La “ combo” Gravina Spalletti non ha riscosso tanta simpatia, e se ne sono accorti i commentatori più “ onesti e lucidi”. Non identificarsi in una nazionale è grave, è una sconfitta di tutti, in primis di chi guida la Federazione. L’ennesimo fallimento del signor Gravina, decisamente quello più rumoroso.

Il rumore che piace è invece quello della rinascita. Si, anche del piccone che sta usando Giuntoli. Forse in alcuni casi impietoso, ma necessario. La nuova era porterà anche una filosofia diversa. Per il momento se ne è accorto Wes McKennie: c’era un tempo in cui la Juve, pur di “ libersarsi” di un giocatore era disposta a pagare di tasca propria. Oggi, piaccia o no, chi si mette di traverso ne paga le conseguenze. Questo è Giuntoli, e questo sarà Motta. Come sempre poi sarà il campo ad emettere il verdetto supremo ed insindacabile ma, siamo onesti, da quanto non vivevamo un’estate cosi frizzante e intensa?

C’è voglia di Juve, c’è curiosità e attesa. Un primo risultato importante già raggiunto. C’è cosi tanta voglia che anche la Nazionale, con i suoi pessimi risultati,  è passata in secondo piano. Ma non va abbassata la guardia su quello che invece succede a livello politico. Hanno ragione gli ascoltatori di Radio Bianconera, per accendere i fari su quello che accade in via Allegri ( sede della Federazione) serve il capitombolo grosso. Ma stavolta l’impressione è che tutti, anche coloro che fino al giorno prima ne scrivevano solo con elogi, si siano allineati. Vigileremo, ma per adesso godiamoci questa idea di Juventus che piace e lascia ben sperare.