Alla Juventus tutti cedibili sull’altare del doppio obiettivo di Giuntoli

Alla Juventus tutti cedibili sull’altare del doppio obiettivo di Giuntoli
giovedì 27 giugno 2024, 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Nessuno è indispensabile per il Football Director della Juve: vuole una squadra subito forte oltre che economicamente sostenibile

Nessuno di coloro i quali sono alla Juventus attualmente è sicuro di rimanere. Certo, ci sono degli elementi che il club bianconero vuole tenere (e li terrà), ma anche loro in caso di offerte irrinunciabili potrebbero partire. La strategia di Cristiano Giuntoli è chiara e ben definita, con gli obiettivi arcinoti da tempo: aumentare la competitività e rendere sostenibile il progetto sportivo.

Non è una questione di età e se necessario cedere anche tutti i giovani lanciati negli ultimi anni pur di arrivare ad obiettivi ritenuti importanti per il Football Director, si farà. Ovviamente, sto ragionando per assurdo, perché qualcuno inevitabilmente rimarrà, sia perché ritenuto consono al nuovo corso targato Thiago Motta, sia perché la sua presenza sarà fondamentale per comporre le liste (più complicato completare quella UEFA piuttosto che quella Figc).

Non ci si deve meravigliare, dunque, se sono già partiti elementi come Barrenechea e Iling, che molti a torto ritenevano indispensabili per la Juventus del futuro. Se Giuntoli li ha ceduti senza colpo ferire è perché: 1 hanno portato soldi ritenuti congrui e funzionali all’acquisto di un giocatore ritenuto più importante; 2 sono stati valutati tecnicamente/tatticamente e in prospettiva non sono stati ritenuti “da Juventus”. Poi, ovviamente, solo il tempo dirà se il Football Director della Vecchia Signora avrà avuto ragione oppure no, ma bisogna partire da un presupposto: i giovani possono diventare tutto, ma anche niente.

E poi ci sono le fasce d’età da rispettare ogni anno. I Primavera che non possono più giocare nell’Under 19 devono passare in NextGen oppure essere ceduti, a meno che non siano dei fenomeni assoluti pronti per la Prima Squadra (quanti Yamal ha la Juve?). Discorso analogo per gli Under 23: quelli che hanno superato l’età per continuare a giocare nella seconda squadra, o sono dei campioni pronti per Motta oppure devono cercare un’altra sistemazione. Ed è già una grande passo in avanti che con una seconda squadra in Serie C la Juventus stia dando a tanti la possibilità di fare i professionisti senza uscire dai radar di Madama.

Ovviamente in molti stanno capendo alcune dinamiche solo ora, altri le conoscevano bene e facevano finta di non sapere. Perché è fin troppo evidente che i precedenti giudizi fossero condizionati da una buona fetta di ossessione nei confronti di Massimiliano Allegri. Il ritornello, “ora che è cambiato l’allenatore dobbiamo parlare di calcio”, faccio infatti fatica a comprenderlo. Cioè, prima qualcuno vi impediva di parlare di calcio? Premesso che sono molto fortunato, poiché hanno mandato via un allenatore che stimo molto e ne hanno preso uno che studio da tanti anni e che ritengo diverrà uno dei più bravi in assoluto (spero di non sbagliare il pronostico), non vedo perché dovrebbe cambiare il mio e l’atteggiamento degli altri nei confronti delle analisi.

Da selezionatore di ragazzi per alcuni club professionistici, il mio approccio nei confronti dei giovani è sempre stato lo stesso: contro chi hanno dimostrato di essere forti? Contro i pari età? E contro gente di 30 anni tosta fisicamente e mentalmente come se la cavano? “Se i giovani sono bravi giocano, altrimenti non devono farlo per forza” lo ha ribadito di recente un certo Roberto De Zerbi, solo che non è stato linciato come è spesso avvenuto nei confronti del tecnico livornese. Del resto, anche allenatori con idee e modelli di gioco totalmente diversi, se si trovano chiusi in una stanza per 24 ore si daranno ragione sul 90% degli argomenti.

Semmai l’incoerenza è di chi oggi ha cambiato giudizio sui vari Iling, Barrenechea, Huijsen, Miretti, Nicolussi, Nonge e compagnia. Non c’era un orco brutto e cattivo che non li voleva far giocare, perché altrimenti sarebbe bastato cambiare guida tecnica per vederli al centro del nuovo progetto Juve. Invece… Giuntoli sta costruendo una squadra coerente, più esperta, più pronta nell'immediato rispetto al recente passato, consapevole che il gap da colmare in Italia e in Europa non era così ridotto come qualcuno narrava. Il centrocampo verrà totalmente rivoluzionato, cambierà più di 1/3 della rosa e oltre il 50% della formazione titolare, perché evidentemente il comparto precedente non era ritenuto all’altezza di lottare per lo scudetto e in Champions nemmeno con il cambio di allenatore. Che tra l’altro ha anche le sue aspettative e le sue richieste. Non è tutto così automatico come andavate narrando. Oggi è tutto molto chiaro e limpido, anche per chi è solito fare lo gnorri.