C'era una volta "er go' de Turone", adesso basta un pennarello sopra la tv per correggere il Var e alimentare le solite leggende
C'era una volta "er go' de Turone", parliamo del 1981. Un episodio che a Roma ancora vivono come il più grande smacco della storia, uno scudetto "rubato" dalla Juventus, anche se il moviolista della Rai di quegli anni, Carlo Sassi, parlò di immagini del Telebeam "aggiustate negli studi Rai di Roma" per rendere regolare la posizione del giocatore della Roma di dieci centimetri ma che, in realtà, era in fuorigioco. Pensate che con i mezzi tecnologici a disposizione ai giorni d'oggi, sarebbe facilissimo spiegare scientificamente che Turone era in fuorigioco. Ma, in fondo, perché togliere alla fantasia popolare il dubbio di una "ladrata" che giustificherebbe uno scudetto perso al fotofinish dalla Roma contro la Juventus? Un po' come la famosa storia del "fallo di Pjanic" in Inter-Juventus del 2018 che non venne sanzionato con il secondo giallo. Una storiella a cui questa volta si aggrappano i tifosi del Napoli per giustificare uno scudetto perso al fotofinish (nonostante i 91 punti fatti ) contro la Juventus. Uno scudetto che, però, il Napoli perse "in albergo" quando assistendo alla vittoria bianconera nei minuti di recupero con una rete del'ex Higuain, qualche giocatore partenopeo perse la testa contribuendo al crollo degli azzurri il giorno dopo a casa della Fiorentina che vinse 3-0. Ma la gara dell'Artemio Franchi è stata cancellata dalla storia dalla leggenda della seconda ammonizione non data a Pjanic. Neanche fosse un rigore al 90'. Quando la vera storia racconta di tanti errori che penalizzarono anche la Juventus, e del principale errore di Spalletti che sbagliò i cambi consegnando, di fatto, la vittoria della partita e dello scudetto alla Juventus.
Corsi e ricorsi storici che tornano di moda anche a 43 anni di distanza dal gol di Turone. Metti un Juventus-Roma prima del capodanno, lascia che a deciderlo sia un gol di Rabiot ad inizio ripresa e l'incantesimo prende forma. Anche nelle ultime luci del 2023, quando nel frattempo la tecnologia è arrivata al punto da definire scientificamente un fuorigioco con il famoso sistema "semi automatico". E a chi si era illuso che la tecnologia potesse bastare a cancellare inutili polemiche non resta che arrendersi all'evidenza che l'unica cosa da correggere in Italia è la cultura dello sport. Basta svegliarsi il giorno dopo la partita e scoprire che nella realtà parallela del tifo, un ragazzo si sveglia e traccia il fuorigioco sulla televisione con un pennarello. Verrebbe da sorridere se non fosse che poi in tanti gli vanno dietro e si domandano come mai nel frame evidenziato dal Var Rabiot avesse il ginocchio piegato mentre nella linea tracciata sulla tv della cameretta da un ragazzo con il pennarello, mentre probabilmente la mamma lo reclamava per la colazione, la gamba del francese fosse stesa. Ex giornalisti e addetti ai lavori di tutti i tipi, inorriditi dalla clamorosa scoperta, si sono aggrappati alla nuova leggenda datata 2023. E anche questa volta la sconfitta della Roma contro la Juventus avrà il suo alibi, stavolta tracciato da un ragazzo visionario con un pennarello sul tv di casa sua.
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