Corsport, il ricordo di Andrea Fortunato: “Non mollavi mai, ci manchi da morire”

Corsport, il ricordo di Andrea Fortunato: “Non mollavi mai, ci manchi da morire”TUTTOmercatoWEB.com
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di Massimo Reina
Trent’anni fa la leucemia spezzava il sogno e la vita di Andrea. Il Corriere dello Sport ripercorre il ricordo della Juventus e dei suoi ex compagni.

Era il 25 aprile 1995 quando Andrea Fortunato, giovane promessa del calcio italiano, veniva strappato alla vita a soli 23 anni. Un terzino moderno, capace di sfrecciare sulla fascia sinistra con quei lunghi capelli al vento, simbolo di freschezza, grinta e talento. Oggi, a trent’anni da quella tragica scomparsa, il Corriere dello Sport ripercorre stamattina - attraverso il riassunto di parte dei commenti di ieri di club, colleghi e amici - il ricordo di un ragazzo che il tempo non ha mai cancellato dal cuore di chi l’ha conosciuto.

La Juventus, suo ultimo grande amore calcistico, ieri ha dedicato ad Andrea una lettera commovente: "Andrea, ci hai insegnato a lottare. In campo non hai mai mollato. Oggi manchi in modo tremendo a tutti." Parole semplici, dirette, piene di un dolore ancora vivo. Anche chi ha condiviso con lui spogliatoio ed emozioni non dimentica. Giancarlo Marocchi lo ricorda così:"Io ho avuto un compagno dolcissimo, con uno splendido sorriso; i tifosi hanno amato un grande terzino che, con i suoi lunghi capelli,  sfrecciava sulla fascia sinistra. Almeno i ricordi, quelli non ci lasceranno mai."

Angelo Di Livio, amico e compagno di mille battaglie, aggiunge con voce rotta dalla commozione: "Andrea rimarrà sempre dentro di noi, perché era un ragazzo formidabile, straordinario, gentile, buono." Andrea Fortunato è stato molto più di una promessa interrotta: è diventato un simbolo di coraggio, di dignità e di amore per il calcio. Un esempio che ancora oggi, a distanza di trent’anni, continua a insegnare cosa significa non arrendersi, anche quando la vita ti mette di fronte alla partita più dura