Koopmeiners, la chiave di volta nei piani di Thiago Motta
L’oggetto del desiderio di un mercato intero, una ricerca prioritaria cominciata tanto tempo fa da Giuntoli. Attese, tremori, lunghe trattative, un braccio di ferro tra Juventus e Atalanta, con tanto di dichiarazioni d’incedibilità da parte del sodalizio bergamasco, poi la svolta definitiva negli ultimi giorni di mercato: Koopmeiners è della Juve, lui che aveva già un accordo con Madama dalla scorsa primavera. L’Atalanta è bottega carissima che non ha bisogno di soldi, andava solo inoltrata l’offerta giusta, perché nonostante le ferree dichiarazioni dei Percassi, a Bergamo tutti sapevano che il centrocampista olandese non sarebbe rimasto in nerazzurro. Teun Koopmeiners aveva scelto da tempo la Juventus e il suo arrivo il primo giorno, con tanti “finalmente” pronunciati a compagni, dirigenza ed allenatore, sono stati il sigillo depositato delle sue volontà, la reale chiusura di un cerchio. La presentazione ufficiale di oggi ha ribadito tanti concetti forti e chiari che risuonano nella testa di Teun, lui voleva fortemente giocare per i colori bianconeri e quei colori finalmente li veste. La sua avventura alla Continassa è già iniziata da un paio di settimane, ora al ragazzo serve immergersi totalmente nell’ambiente per poter fornire il proprio grande contributo alla causa, lui che è stato acquistato per un piano ben preciso.
Giuntoli e Thiago Motta lo hanno sempre considerato come una pedina irrinunciabile, un giocatore da portare obbligatoriamente alla corte di Madama, perché per il direttore e per Thiago Motta, “Koop” rappresenta la chiave di volta all’interno delle pianificazioni del neo Mister juventino. Un centrocampista capace di attaccare, difendere, interdire, bravissimo a piazzarsi vicino alle punte e sostenerle, rifornirle, ma ugualmente abile nelle incursioni a rete, inquadrando con successo la porta e segnando tanti gol. Un termine inequivocabile per definirlo: qualità al servizio dei compagni. Un profilo, un identikit che mancava, da tempo, nella Torino bianconera e che rappresenta un’arma potente nelle soluzioni tecnico-tattiche di Motta; ecco perché Koopmeiners è stato prepotentemente voluto dalla Juve. Teun poi, presentandosi oggi, ha mostrato entusiasmo, voglia e idee chiarissime sul suo approdo in bianconero:” C'era solo una squadra dove volevo venire e questa era proprio la Juventus. Sono sempre stato un giocatore che serve alla squadra e anche qui alla Juventus mi è stato detto, anche da parte del nuovo allenatore, che è proprio questo il tipo di feeling che vuole avere anche con i calciatori. Sul campo mi voglio prendere le responsabilità, la cosa importante è cercare di integrarmi il più possibile all'interno della squadra, ovviamente aiutare la squadra, segnando dei gol, sarebbe fantastico”. La Juve come trampolino di lancio per Koopmeiners che, con i suoi 26 anni e una buona esperienza, ha già inteso a chiare lettere che serve un atteggiamento deciso e propositivo, cercando di migliorarsi sempre, ogni giorno, se si vuole lasciare un segno importante nella memoria dei tifosi della Vecchia Signora:” Preferisco giocare a centrocampo, ma vorrei imparare a giocare in tanti ruoli del campo. Vorrei diventare un giocatore più completo”.
Un ragazzo pronto che appena giunto ha già capito tutto dell’ambiente Juventus, dove la cultura del lavoro è sempre stata al primo posto in graduatoria; Teun ragazzo intelligente, perspicace, capace di galvanizzarsi per l’aria elettrica che si respira, ogni giorno, nelle sessioni di training alla Continassa. Perché chi si allena a grandi ritmi e con gioiosità, poi in partita, spesso, viene premiato dal lavoro svolto:” C’è un feeling positivo, durante gli allenamenti e le partite. C’è fame ed energia, questo è quello che mi entusiasma”. La chiosa finale del 26enne olandese di Castricum dimostra come la filosofia mottiana gli sia già entrata in circolo, sotto la pelle:” La Juventus, nella sua storia, ha vinto tanti titoli ed è un nostro obiettivo, ma noi dobbiamo pensare partita dopo partita, perchè sono arrivati nuovi calciatori e abbiamo bisogno di conoscerci”.
Quella locuzione “partita dopo partita” che è diventata, istantaneamente, un mantra di Thiago, che lo ripete, ad ogni conferenza, dal suo primo giorno in casacca Juve: atto doveroso per costruire e plasmare una squadra con parecchi nuovi acquisti, appena arrivati. Entusiasmo, pragmatismo, attenzione ai nuovi dettami, risolutezza nel migliorarsi, tutte caratteristiche che conducono alla voglia di diventare un pezzo forte della nuova Juventus. Teun Koopmeiners, nella testa di Motta, è una chiave di volta basilare per rendere dominanti le due fasi di una Juve che deve risultare equilibrata, intensa, con l’atteggiamento giusto, pronta a sfoggiare talento, collettività e compattezza sul terreno di gioco, per soggiogare gli avversari. Motta- "Koop", che la sinergia abbia inizio, sin dal prossimo impegno di Empoli.
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