Juve-Famiglia Agnelli, binomio inscindibile rivolto al futuro
Un anno fondamentale, una giornata di celebrazioni ufficiali. Questa sera va in scena a Torino, al Pala Alpitour, Together, Black and White Show, la liturgia dei festeggiamenti legati al Centenario, saldissimo, tra Juventus e Famiglia Agnelli, esempio unico al mondo senza eguali, in ogni disciplina sportiva. Un record destinato a continuare, perché le parole di John Elkann, a latere dell’inaugurazione della nuova sala trofei del J Museum, hanno puntato su questo inossidabile fulcro. Juventus e Famiglia Agnelli stanno già programmando ciò che verrà, come da tradizione, con la frase pronunciata dal numero uno di Exor, che toglie di torno tutti i dubbi e le chiacchiere che qualche media aveva interesse a diffondere ed alimentare: “La cosa bella della storia è che ti spinge avanti, abbiamo una grande storia e dobbiamo costruire un futuro all'altezza". E la Juventus, mai come in questo momento storico, ha necessità di programmare un nuovo ciclo che, nei recenti anni trascorsi, ha portato tanti successi, trofei, godimenti e soddisfazioni in seno a società e tifosi.
L’asse inscindibile, il connubio perfetto continuerà ancora per tanto tempo, e se ci si volta indietro, diventa impossibile tralasciare l’incisività, l’importanza e il peso della Juventus, supportata dalla Famiglia, nel costume e nell’evoluzione del nostro Paese; segno che la Juve rappresenta un emblema infinitamente più vasto rispetto ad un semplice club calcistico. Negli anni settanta, per indicare nuove visioni caratterizzanti, si usava la dicitura “way of life”, una modalità per penetrare a fondo una filosofia alla base di un progetto, rafforzandola di nuove visioni pronte a schiudersi. Ebbene, va detto che ancora oggi e sempre più, essere juventini e sostenere quei colori è sicuramente una scelta di vita, una separazione di campo, sapendo bene dove si sta: soli contro tutti. Ma d’altronde è sempre stato così sin dalla fondazione del club, nel 1897, sulla celeberrima panchina designata dagli studenti del liceo Massimo D’Azeglio di Torino: un inno alla gioventù, un modo di pensare in maniera differente. Elkann, nella giornata di ieri, ha rafforzato linee guida che vanno nella direzione del futuro imminente, includendo concetti tralasciati da troppo tempo e che rimangono punti saldi e inscalfibili: la virtuosità economica, la sostenibilità, il recupero del tifo, la fiducia incrollabile negli uomini che lavorano per il club, con una nota particolarmente significativa per l’allenatore Massimiliano Allegri: “Il nostro Mister ha contribuito a riempire questa stanza dei trofei e contiamo su di lui perché continui a farlo”.
Un esercizio abile, dialetticamente incisivo ed incoraggiante, nel saper mescolare ciò che è stato e ciò che sarà, il passato glorioso a tinte bianconere e un futuro tutto da costruire e da far decollare, sempre all’insegna del nome Juventus. Dopo la passata stagione, terribile e angustiante a causa degli aspetti extracampo, con fiducia e ottimismo dei tifosi ridottisi sensibilmente, la Juve ha la necessità di ripartire di slancio, mantenendo i valori del Dna vividi, splendenti e indelebili, aprendo un nuovo panorama agonistico e di oculata gestione societaria. E mai occasione può essere più proficua e significativa del festeggiamento di un Centenario unico, come solo la Juventus sa fare. Pochi minuti e scoccherà l’ora della festa Together, Black and White Show, sarà l'occasione in cui ci si potrà emozionare, con tanto di batticuore, ammirando uomini, vittorie, trionfi e storie che sono e rimarranno indelebili per tutta la vita. Poi partirà la pianificazione del prossimo futuro di casa Juventus, o per meglio dire, il futuro per John Elkann e la sua fidata squadra di uomini e atleti è appena iniziato.
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