I numeri brillanti della Signora e il Vlahovic ritrovato
La vittoria contro la Roma non ha fatto che confermare il momento estremamente positivo che attraversa la Juventus. Una striscia favorevole lunghissima che è scoccata subito dopo l'unica sconfitta racimolata, dalle maglie bianconere, in questa stagione, la tragicomica caduta al Mapei stadium contro il Sassuolo, in cui la Vecchia Signora, tra topiche clamorose ed autogol epici, da cabaret, si autoinflisse la sconfitta; la prima ed unica del campionato. Da quel momento, parliamo del 23 settembre, Madama ha inanellato una striscia vincente pazzesca, fatta di 10 vittorie e 3 pareggi in 13 gare, che hanno fruttato un bottino di 33 punti, risultato che la colloca al secondo posto in graduatoria, staccata di sole due lunghezze dall'Inter. Cè anche un altro numero che dimostra la bontà del lavoro fatto sino ad oggi,la Juve nello scorso campionato aveva totalizzato 38 punti al giro di boa del girone d'andata, oggi con una gara ancora da disputare per chiudere la prima parte del torneo, Max Allegri e i suoi ragazzi hanno già messo in cascina ben 43 punti; cifre decisamente importanti senza contare la rocciosità e la difficile penatrabilità della fase difensiva. Va sottolineato, ovviamente, che la Juve non ha ancora fatto nulla in questa stagione, ma il rendimento della squadra e le risposte sul campo testimoniano di uno spirito ritrovato e di un gruppo compatto da squadra vera: oggi battere Rabiot e compagni è diventato difficilissimo per tutti gli avversari.
La gara vittoriosa con la Roma, poi, ha regalato l'ennesima certezza a Mister Allegri, una di quelle che può far svoltare e anche di parecchio. Dusan Vlahovic ha disputato un match maiuscolo, sia a livello personale, sia a livello di assistenza e collaborazione per e con la squadra. Il numero 9 juventino ha lottato fisicamente, spesso vincendo i duelli con il diretto marcatore Llorente, ha saputo usare il proprio fisico da corazziere nella giusta maniera, ha scaricato palle interessanti per i compagni, è andato alla conclusione per ben tre volte nel primo tempo, e nella ripresa ha fornito un sontuoso assist di tacco, imbucando per la rete di Rabiot che ha decretato la posta piena a favore dei bianconeri. Vlahovic ha impressionato per lucidità, efficacia e voglia di prendersi la scena, recitando un ruolo da assoluto protagonista, e questo la dice lunga sul cambio di mentalità che il centravanti serbo deve portare a compimento. Certo, sabato è mancato il gol nelle corde di Dusan, che ci ha provato più volte nei primi quarantacinque minuti, con un tiro largo, una saetta rimpallata dalla difesa giallorossa dopo una pregevole azione incentrata sul fare perno con il corpo per liberarsi dalla marcatura, e una rovesciata volante uscita di metri, ma sono i segnali mostrati sul campo ad essere tutti incasellati nella sezione: indizi positivi. Quando un calciatore, a maggior ragione Dusan, prova la conclusione da tutte le posizioni, significa che il ragazzo è entrato in piena fiducia e si dichiara pronto a sfidare il mondo, proprio lui che in alcune occasioni, a fronte di episodi negativi, vedasi il rigore con ribattuta errato in quel di Monza, era sparito dalla partita meritandosi la sostituzione.
Vlahovic con Yildiz ha funzionato bene, con Chiesa l'affiatamento c'è anche se appare da migliorare a livello di dialogo tra i due, soprattutto nelle vicinanze dell'area avversaria, chissà che, a breve, l'allenatore non possa escogitare una formula che consenta a tutti e tre di giocare insieme. La bella notizia è che Vlahovic è apparso in palla sia a livello atletico sia a livello tecnico nelle ultime settimane, segno che la crescita è evidente, poi al centravanti della Juventus vengono chiesti i gol, come fattore fisiologico, ma non solo, il numero 9 della Juve deve sapersi caricare sulle spalle la responsabilità di difendere palla, far salire la squadra e legare il gioco. Vlahovic contro i giallorossi è riuscito a fare tutto bene, ora serve che tutto ciò venga lucidato, abbellito e smussato dalle asperità, grazie ad un rendimento continuo e protratto nel tempo, senza prestazioni a singhiozzo come spesso avvenuto in passato, anche per le non perfette condizioni fisiche del ragazzo. Ora Dusan sta bene e ha tanta voglia di dimostrare di meritarsi il posto in attacco di una Juve che, in questo 2024 appena cominciato, ha voglia di stupire tutti, in primis i propri tifosi.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178