Giuntoli sfoglia la rosa dei centrocampisti per il mercato di gennaio
Caratteristiche adatte a rinforzare l’organico e fattibilità economica, queste le due peculiarità, in simbiosi, che la Juve ricerca sul mercato. Giuntoli ha parlato più volte di eventuali occasioni da acciuffare, la finestra di gennaio diventa assai importante per Madama che, causa le assenze di Fagioli e Pogba, per i noti accadimenti, deve tassativamente intervenire, rinvenendo almeno una pedina che possa aumentare il tasso qualitativo della squadra, rimpolpando anche l’aspetto propriamente numerico. La Juventus cerca un rinforzo di peso in mediana, reparto più colpito dalle assenze e bisognoso di restyling già da qualche anno, al fine di consegnare nelle mani di Mister Allegri una rosa capace di lottare, fino alla fine, per gli obiettivi prefissati. Entrare nelle prime quattro a fine stagione è un diktat, sia sportivo che economico, fortificato da una classifica felice, al momento: mantenerla o addirittura migliorarla nei prossimi mesi, potrebbe spingere la proprietà a fare un robusto sforzo sul mercato per affidare ad Allegri una rosa più completa e in grado di sprintare fino a fine maggio. Ad oggi la griglia dei centrocampisti in orbita Juventus ha tre obiettivi ben definiti, tutti con delle specifiche diverse. Sul taccuino di Giuntoli l’indice di gradimento della società vede in prima fila due pedine, Hojbjerg e De Paul, con Samardzic appena dietro. Il danese Pierre-Emile Kordt Hojbjerg, centrocampista del Tottenham, spesso relegato in panchina dall’allenatore che gli ha concesso solamente 373 minuti giocati tra Premier e Efl Cup, piace a Torino per la sua fisicità vigorosa e la solidità, associata all’abilità nel recuperare palloni nel mezzo.
Accanto al ventottenne danese la Juve segue da vicino una vecchia conoscenza del calcio italiano: Rodrigo De Paul. L’argentino ventinovenne, campione del mondo in carica, gioca nell’Atletico di Madrid e attira alquanto la dirigenza bianconera per le sue peculiarità legate alle qualità di palleggio, tecnica e duttilità: l’ex Udinese, infatti, può ricoprire almeno un paio di ruoli nel centrocampo, con l’inclinazione nel raccordare centrocampo e attacco, agendo anche come supporto alle punte. Appena dietro ai due profili indicati, la dirigenza bianconera segue con estremo interesse Lazar Samardzic, di proprietà Udinese, calciatore tedesco, naturalizzato serbo, che compirà 22 anni il prossimo febbraio. Le sue prestazioni nella passata stagione, e in parte in questa, lo indicano come talento emergente, dotato di tecnica, dribbling, incursioni, tiro e visione di gioco. Se dalla loro Hojbjerg e De Paul hanno raggranellato una buona esperienza internazionale, Samardzic è sensibilmente più giovane e con un lungo e proficuo futuro davanti, tutti fattori che in casa Juventus stimolano e vengono attentamente soppesati. Ad oggi, va ribadito che questo tris di nomi, con le gerarchie indicate, è osservato e seguito, da tempo, da parte di Giuntoli e dei suoi collaboratori, resta da capire se, nelle prossime settimane, l’elenco dei pretendenti alla maglia bianconera verrà ancora ampliato o rimarrà fossilizzato su questi nomi.
La Juventus a gennaio potrebbe anche andare a scegliere una pedina dal rendimento immediato e già con buona esperienza, prenotando per il mercato estivo un profilo giovane e di ottime prospettive, filosofia e linea che ormai fanno parte delle scelte societarie attuali. La Juve deve fare un centrocampista a gennaio e lo farà, ma il nuovo arrivo dovrà avere crismi, non solo tecnici e tattici, ma anche chiari parametri economici sostenibili. E in quest’ottica chiara e cristallina va sottolineato un aspetto da cui la società non può prescindere, la scelta definitiva, oltre alle tipicità dei singoli calciatori, sarà strettamente legata alla fattibilità finanziaria delle operazioni. Pertanto influiranno tantissimo i fattori che riguardano condizioni, formule e relativi costi degli eventuali contratti da sottoscrivere.
E la soluzione di prenotare un giovane di sicuro avvenire a gennaio, bruciando la concorrenza, è un’idea tutt’altro da scartare: un centrocampista subito e uno di prospettiva in estate potrebbero risultare un ottimo compromesso. Questione Berardi: il giocatore è un “pallino” di Giuntoli che lo segue da anni, in estate la dirigenza della Continassa ha provato a prenderlo, arrendendosi di fronte a richieste ritenute esorbitanti per chiudere l’affare. Se i bianconeri dovessero mantenere le posizioni altissime di classifica si potrebbe riaprire un piccolo spiraglio per tentare di riparlare dell’esterno mancino, a patto che le richieste del Sassuolo scendano nella valutazione del giocatore. Ma la vera necessità in casa Juve per il mercato di gennaio è il centrocampista, il lavoro di Giuntoli e della società è tutto concentrato sul profilo da portare a Torino, analizzando, nei minimi dettagli, fattibilità e caratteristiche tecniche che ben si possano sposare alla rosa attuale, rafforzandola.
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